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Sicurezza Informatica

Cyberattacco al Fondo Monetario Internazionale: violate Email

Tempo di lettura: < 1 minuto. FMI colpito da cyberattacco: undici account email compromessi. Indagini in corso per valutare l’impatto e rafforzare la sicurezza.

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Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha recentemente subito un cyberattacco che ha portato alla compromissione di undici account email dell’organizzazione. L’incidente, rilevato il 16 febbraio 2024, ha scatenato un’indagine approfondita per valutare l’impatto e le conseguenze dell’attacco.

Sicurezza informatica in allerta

Il FMI, istituzione finanziaria internazionale sostenuta da 190 paesi membri e agenzia finanziaria delle Nazioni Unite con sede a Washington D.C., ha annunciato che, nonostante la violazione, non ci sono prove che gli aggressori abbiano ottenuto l’accesso ad altri sistemi o risorse al di fuori degli account email compromessi. L’organizzazione ha intrapreso azioni di rimedio immediato per risolvere la situazione, rassicurando che gli account email interessati sono stati nuovamente messi in sicurezza.

Non sono stati forniti dettagli specifici sull’incidente, ma è stato confermato l’uso da parte del FMI della piattaforma di posta elettronica basata su cloud Microsoft 365. In questo contesto di incertezza, il portavoce del FMI ha dichiarato che, basandosi sui risultati delle indagini fino ad ora, l’incidente non sembra essere parte di un attacco mirato contro Microsoft.

Questa violazione arriva in un momento in cui la sicurezza informatica delle organizzazioni internazionali è sotto i riflettori, in seguito a recenti attacchi mirati contro Microsoft e Hewlett Packard Enterprise da parte di gruppi di hacking legati al servizio di intelligence estero russo, noti come Midnight Blizzard.

Il Fondo Monetario Internazionale ha già subito un cyberattacco nel 2011, descritto come una violazione di grande rilevanza, che aveva spinto la Banca Mondiale a interrompere precauzionalmente le connessioni tra le reti delle due organizzazioni. L’attuale incidente solleva nuove preoccupazioni sulla sicurezza informatica delle istituzioni finanziarie internazionali e sottolinea l’importanza di misure di sicurezza robuste e aggiornate per proteggere dati sensibili e infrastrutture critiche.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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