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Sicurezza Informatica

Francia: polizia spia i sospetti attraverso accesso remoto ai telefoni

Tempo di lettura: 2 minuti. Il parlamento francese ha approvato una legge che consente alla polizia di spiare i sospetti attivando a distanza la fotocamera, il microfono e il GPS dei loro dispositivi.

Tempo di lettura: 2 minuti.

In Francia, i legislatori hanno concordato che la polizia dovrebbe essere in grado di spiare i sospetti attivando a distanza la fotocamera, il microfono e il GPS dei loro telefoni e altri dispositivi. Questa disposizione, parte di un più ampio disegno di legge sulla riforma della giustizia, è stata attaccata dalla sinistra e dai difensori dei diritti come una carta per gli spioni autoritari.

Dettagli della legge

La misura copre laptop, auto e altri oggetti connessi oltre ai telefoni, e permetterebbe la geolocalizzazione dei sospetti in crimini punibili con almeno cinque anni di carcere. I dispositivi potrebbero anche essere attivati a distanza per registrare suoni e immagini di persone sospettate di reati terroristici, nonché di delinquenza e crimine organizzato.

Preoccupazioni per le libertà fondamentali

Le disposizioni “sollevano serie preoccupazioni per le violazioni delle libertà fondamentali”, ha scritto il gruppo per i diritti digitali La Quadrature du Net in una dichiarazione di maggio. Ha citato il “diritto alla sicurezza, diritto alla vita privata e alla corrispondenza privata” e “il diritto di andare e venire liberamente”, definendo la proposta parte di una “scivolata verso una sicurezza pesante”.

Limitazioni all’uso della sorveglianza remota

Durante un dibattito parlamentare mercoledì sera, i deputati del campo del Presidente Emmanuel Macron hanno inserito un emendamento che limita l’uso della sorveglianza remota “quando è giustificato dalla natura e dalla gravità del reato” e “per una durata strettamente proporzionale”. Qualsiasi uso della disposizione deve essere approvato da un giudice, mentre la durata totale della sorveglianza non può superare i sei mesi. Le professioni sensibili, tra cui medici, giornalisti, avvocati, giudici e parlamentari, non sarebbero obiettivi legittimi.

Reazione del Ministro della Giustizia

“Siamo lontani dal totalitarismo di ‘1984’”, ha detto il Ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti, riferendosi al romanzo di George Orwell su una società sotto totale sorveglianza. “Le vite delle persone saranno salvate” dalla legge, ha aggiunto.

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