Mike Gallagher, repubblicano del Wisconsin, ha lanciato un avvertimento sulla crescente influenza e le attività di spionaggio del Ministero della Sicurezza dello Stato cinese e del Dipartimento del Lavoro del Fronte Unito. Queste entità, avvolte nel velo dell’opacità del governo cinese, sono spesso poco comprese dagli osservatori occidentali.
Stazioni di polizia segrete e monitoraggio globale
La Cina ha centinaia di presunte stazioni di polizia segrete in tutto il mondo, che permettono a Pechino di monitorare i critici del regime a livello globale. A aprile, i procuratori federali hanno accusato due uomini di gestire una di queste stazioni segrete nel centro di Manhattan.
L’espansione delle attività di sorveglianza cinese
Il MSS cinese ha recentemente annunciato che intensificherà gli sforzi per arruolare cittadini nelle attività di controspionaggio, in risposta a una norma che ha ampliato l’ambito della sorveglianza cinese su documenti e dati. Questa regola ha suscitato preoccupazioni tra gli ufficiali americani, temendo possibili interferenze di Pechino nelle attività delle aziende che operano in Cina.
La posizione delle aziende in Cina
Gallagher ha sottolineato: “In Cina, non esiste una cosa come un’azienda privata. Tutti e tutto sono soggetti ai capricci di Xi Jinping”. Martedì, il Comitato Speciale della Camera sulla Cina ha inviato lettere ai vertici di Blackrock e MSCI, due importanti società di investimento, chiedendo se avessero indirizzato dollari americani verso aziende cinesi inserite nella blacklist. Entrambe le aziende hanno dichiarato di rispettare tutte le leggi pertinenti nelle loro pratiche commerciali.
L’obiettivo finale degli sforzi di intelligence cinesi
Gallagher ha avvertito che gli sforzi di intelligence della Cina potrebbero avere un obiettivo finale. Ha dichiarato: “Credo che l’ambizione di una vita di Xi Jinping sia prendere Taiwan. Ha senso che cerchino di raccogliere quante più informazioni possibili in preparazione di un tale conflitto, e anche per indebolire la nostra capacità di inviare uomini e materiali dagli Stati Uniti al Indo-Pacifico se ci trovassimo in un conflitto armato con la Cina, cosa che dovremmo fare di tutto per evitare, deterrendo e prevenendo. Sarebbe incredibilmente distruttivo”.