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Sicurezza Informatica

Privacy nel settore Bancario: ABI e Garante presentano analisi sul ruolo dell’RDP

Tempo di lettura: 2 minuti. ABI e Garante Privacy analizzano il ruolo dell’RPD nel settore bancario, evidenziando l’importanza della protezione dei dati.

Tempo di lettura: 2 minuti.

L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e il Garante della Privacy hanno offerto un’analisi inedita sul ruolo del Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) nel settore bancario italiano. Questa ricerca, la prima del suo genere, getta luce sull’importanza crescente della figura dell’RPD in un ambito tanto cruciale quanto delicato.

Ruolo e importanza dell’RPD

L’indagine condotta si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del dato e della privacy, aspetti sempre più centrali nell’era digitale. La figura dell’RPD, introdotta dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR), è diventata un pilastro fondamentale per le aziende che trattano dati personali, comprese le banche.

Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Garante della Privacy e l’ABI, mira a creare una rete di RPD nel settore bancario, favorendo lo scambio di informazioni e buone pratiche. Antonio Patuelli, presidente dell’ABI, sottolinea l’impegno delle banche italiane verso l’innovazione tecnologica e la cultura della protezione dei dati, considerando il progetto un riconoscimento del loro lavoro.

Pasquale Stanzione, presidente del Garante Privacy, evidenzia l’importanza di iniziative simili per una tutela efficace dei dati personali e per comprendere il ruolo chiave della protezione dei dati nello sviluppo sociale ed economico.

Risultati della ricerca

L’indagine ha coinvolto 87 entità tra banche singole e gruppi bancari, che hanno risposto a un questionario focalizzato sulle modalità di designazione degli RPD, sui requisiti necessari per adempiere ai loro compiti, e sulla loro posizione organizzativa. Dai risultati emerge che gli RPD, solitamente nominati con un atto formale, provengono prevalentemente da ambiti giuridici, economici e tecnici, con esperienze variabili tra i 3 e gli 8 anni.

Particolarmente interessanti sono le osservazioni e i suggerimenti emersi, che mettono in luce le preoccupazioni legate all’intelligenza artificiale e l’esigenza di un coordinamento costante tra le autorità e le normative a livello nazionale ed europeo.

Conclusioni e prospettive

Questo studio rappresenta un passo importante per il settore bancario, offrendo una base di conoscenza su cui costruire strategie di protezione dei dati sempre più efficaci. L’iniziativa evidenzia l’importanza strategica dell’RPD all’interno delle organizzazioni e la sua capacità di agire come un vero valore aggiunto.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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