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Sicurezza Informatica

Garante Privacy multa un quotidiano e due siti di informazione

Tempo di lettura: < 1 minuto. Garante Privacy ha sanzionato un quotidiano e due siti di informazione per la pubblicazione illecita di dati personali e dettagli di minori coinvolti in episodi di cronaca.

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Il Garante Privacy ha sanzionato un quotidiano e due siti di informazione che avevano pubblicato illecitamente dati personali e dettagli di un bambino e di una ragazza ancora minorenne coinvolti in due diversi episodi di cronaca. In entrambi i casi l’Autorità si è attivata a seguito del reclamo dei rispettivi genitori.

Regole deontologiche e la Carta di Treviso a tutela dei minori

Nel nuovo intervento a tutela dei minori, il Garante ha ribadito che i giornalisti nella loro attività sono tenuti al rispetto delle Regole deontologiche e della nuova Carta di Treviso che prevedono tutele e garanzie rafforzate per i più piccoli.

Dettagli dei casi che hanno portato all’intervento del Garante

Nel primo episodio, “La Nazione” aveva pubblicato, nella versione cartacea e in quella online, due articoli che riportavano una quantità di dati eccedenti: le generalità del bambino deceduto, la presunta patologia da cui era affetto e la foto della bara; i dati identificativi del papà e della mamma; il nome e l’età della sorellina più piccola.

Nel secondo caso, il quotidiano online “Torino Oggi” aveva pubblicato un articolo, con titolo dal taglio negativo, contenente due fotografie e un video realizzato da un giornalista che ritraevano una minore ad un raduno non autorizzato interrotto dall’arrivo della polizia.

Sanzioni inflitte dal Garante ai due editori

Agli editori delle due testate, che nel corso dell’istruttoria hanno rimosso dalla Rete gli articoli, le foto e il video, l’Autorità ha inflitto rispettivamente una multa di 30mila e di 5mila euro, con il divieto di ogni ulteriore trattamento dei dati dei minori, anche on line, compreso l’archivio storico. Per la pubblicazione di un articolo, sempre relativo al caso del bambino deceduto, il Garante ha applicato una sanzione di 10mila euro anche all’editore de “la Voce Apuana”.

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