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Sicurezza Informatica

Georgia e Bosnia: ingerenze russe in arrivo? La denuncia

Tempo di lettura: 2 minuti. L’Europa teme nuovi attacchi hacker

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Il presidente della Commissione elettorale centrale, Suad Arnautovic, ha dichiarato che la CEC è stata esposta ad attacchi informatici e che lunedì valuterà la situazione.

Oggi abbiamo ricevuto informazioni su attacchi informatici al sistema informatico della Commissione elettorale centrale. Informazioni molto credibili e lunedì avremo un corso in cui esamineremo, rivedremo, adotteremo misure“, ha detto Arnautovic.

Quando gli è stato chiesto da dove potessero provenire questi attacchi, Arnautovic non ha voluto rispondere e ha aggiunto che gli avrebbero lasciato un po’ di tempo fino a lunedì.

Il servizio informatico ci assicura che siamo in costante frontiera per violare il nostro sistema a causa della mancanza di fondi e di attrezzature che dovrebbero aiutarci a fermare gli attacchi informatici“, ha detto il presidente del CEC, scrive Klix.ba.

Il 18 maggio, il vicesegretario generale della NATO Mircea Geoana ha avvertito che la Russia potrebbe tentare di attaccare le infrastrutture digitali critiche della Georgia e della Bosnia-Erzegovina, come ha fatto quando ha attaccato l’Ucraina.

Geoana ha dichiarato che la Georgia e la Bosnia-Erzegovina potrebbero presto diventare obiettivi della Russia. Ha specificato che l’attacco potrebbe avvenire, ad esempio, sotto forma di un grave attacco informatico.

Ha aggiunto che la NATO sta intensificando il suo sostegno ai due Paesi per rafforzare le loro capacità di difesa, comprese quelle contro la guerra informatica.

Come ha spiegato Geoana, l’Ucraina ha dimostrato “quanto sia importante il rafforzamento della sicurezza informatica assistita dalla NATO per la difesa e la deterrenza“, arrivando a definirla una “priorità della NATO“.

Ha sottolineato gli attacchi informatici su larga scala al governo e alle forze armate ucraine, nonché ad altre infrastrutture critiche il giorno dell’invasione russa, concludendo che gli attacchi informatici, insieme alla disinformazione e allo spionaggio digitale, fanno parte di un nuovo tipo di guerra.

Va ricordato che la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio, che ha cambiato la situazione della sicurezza in Europa, unito gli alleati e sottolineato la necessità di rafforzare l’ombrello di sicurezza comune dell’Europa.

La Bosnia-Erzegovina, insieme alla Georgia, è spesso citata come un punto particolarmente vulnerabile, un luogo in cui Mosca potrebbe cercare di perseguire i propri interessi attraverso politici locali fantoccio, scrive Klix.ba.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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