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Giacca da 13.000 euro e guasto tecnico con taglio: il commento dell’occidente sul video del discorso di Putin (che si trova integrale su YouTube)

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E’ stata la giornata di Vladimir Putin e del suo discorso alla nazione in occasione degli 8 anni dall’annessione della Crimea alla Russia. Il presidente russo, autore dell’invasione distruttiva ai danni dell’Ucraina, parla da uno stadio gremito dove una folla l’ha accolto con un bagno di ovazioni.

La scenografia non è quella solita di un uomo solo al comando a cui siamo stati abituati da giorni, ma di un presidente imperialista che parla su un palco circolare installato nello stadio più grande della Russia, gremito da una folla appassionata.

Secondo i media occidentali, la notizia predominante è la giacca di 13.000 euro prodotta da una azienda italiana e la mancata trasmissione da parte della tv russa che non l’ha diffuso integralmente a causa di un attacco hacker o di un sabotaggio interno.

Se si naviga su YouTube si scopre che nessuno, tra le tv occidentali o influencer, abbia trasmesso il video integrale, preferendo commenti con lo stesso topic: Putin discorso tagliato.

Basta però navigare e scorrere meglio per trovare un utente russo che ha pubblicato il video integrale trasmesso dalla censurata Russia Today visibile sempre su YouTube a questo video

Altra comunicazione che sorprende da parte dei media è il valore della giacca di Putin. Tredici mila euro il prezzo del cappotto di Putin prodotto da una azienda Italian. Perchè l’occidente evidenzia il costo della giacca del premier russo?

Perché il video di Putin ha spiazzato la propaganda occidentale ed è stato commentato con il sospetto del taglio e di un eventuale sabotaggio per far comprendere agli spettatori che la Russia fosse sotto attacco hacker o che esista un movimento interno che avrebbe il potere di delegittimare Putin.

Altro dettaglio è che dopo aver dato la notizia della live di Putin, è stato trasmesso nei tg in forma integrale il video di Zelensky realizzato nello stesso giorno con tempi sicuramente più televisivi con la famosa tecnica del “panino”, che prevede una strategia di dare risalto a tutte le voci coinvolte, con narrazioni diverse, ma si lascia lo spazio alla fine.

Nella guerra a colpi di propaganda, il messaggio lanciato da Putin, su cui già ci sono dei sospetti che sia stato registrato in chroma key, con sfondo virtuale ed immagini prese dal video del 2021 dello stesso evento, è quello di una nazione forte disposta a tutto, anche al sacrificio, mentre Zelensky, come un Conte qualunque in tempo della pandemia, utilizza la strategia militare dell'”insieme” si vince.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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