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Sicurezza Informatica

Giornalismo: no alla pubblicazione dei dati del testimone sul testamento Online

Tempo di lettura: < 1 minuto. Il Garante sanziona un quotidiano per la pubblicazione online dei dati personali di un testimone di un testamento, enfatizzando l’importanza della protezione dei dati personali e del rispetto dei principi di essenzialità dell’informazione.

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Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato un quotidiano per 10mila euro a seguito della pubblicazione online dei dati personali di un testimone di un testamento olografo di una celebre attrice recentemente scomparsa. Nonostante le richieste di rimozione, il quotidiano ha mantenuto online i dati personali, inclusi nome, cognome, data di nascita, indirizzo di residenza e qualifica di testimone, causando disagi all’interessato, che è stato riconosciuto e contattato da conoscenti e giornalisti per informazioni sulla vicenda.

La testata ha difeso la pubblicazione sostenendo che le generalità dei testimoni fossero parte integrante del testamento e che l’interesse pubblico della notizia privasse il documento di qualsiasi profilo di riservatezza. Tuttavia, il Garante ha sottolineato che la pubblicazione dei dati personali deve sempre rispettare il principio dell’essenzialità dell’informazione e che, nonostante il testamento sia un atto pubblico, l’accesso al registro dei testamenti è regolato dalla normativa di settore, impedendo la sua condivisione indiscriminata.

Inoltre, la pubblicazione ha comportato la diffusione dei dati personali a un’ampia platea, in contrasto con i principi di correttezza, pertinenza e non eccedenza dell’informazione rispetto alla vicenda. Considerando che la testata ha oscurato i dati dei testimoni solo dopo l’avvio del procedimento, il Garante ha deciso di irrogare una sanzione di 10mila euro all’editore.

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