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Gli 007 USA: dalla Russia 300 milioni ai partiti stranieri in 20 Paesi. Non c’è l’Italia

Tempo di lettura: 2 minuti. Dopo la bufala del Copasir sui giornalisti filorussi, gli 007 USA parlano di 20 paesi destinatari di fondi russi. Dopo le polemiche, si scopre che “per il momento” l’Italia non è tra questi ed in rete scoppia l’effetto boomerang contro le ingerenze americane.

Tempo di lettura: 2 minuti.

L’ANSA ha diramato una notizia nella quale fa riferimento al fascicolo citato da un alto funzionario dell’amministrazione Biden in una conference call, mentre il Dipartimento di Stato rendeva noto un cable inviato dal segretario di Stato Antony Blinken a numerose ambasciate e consolati Usa all’estero, molti dei quali in Europa, Africa e Asia del sud, manifestando le preoccupazioni americane.

Il documento, contrassegnato come “sensibile” seppur non sia classificato, contiene una serie di argomenti sensibili che i diplomatici Usa dovranno sollevare con i governi che li ospitano in merito alla supposta interferenza russa. Si tratta di informazioni declassificate di un report dell’intelligence Usa, sulla scia di quanto già fatto dalla Casa Bianca per anticipare e smascherare le mosse del Cremlino in Ucraina. Informazioni che sono state condivise con i governi dei Paesi alleati coinvolti

La notizia cade in Italia a pochi giorni dalle elezioni Politiche e subito c’è stato un trambusto per far uscire fuori i nomi presenti nella lista, ma sembrerebbe che nella lista sia assente proprio il Bel Paese secondo quanto riferito dal presidente del Copasir Adolfo Urso a margine di un incontro con la stampa italiana durante il suo viaggio a Washington. Una coincidenza che non è passata sotto traccia, la presenza del meloniano a capo dell’organismo parlamentare di controllo della verifica dell’attività dell’intelligence e che ha va a colpire essenzialmente tre partiti competitor di Meloni, ma anche del PD: l’ala sovranista, visti i precedenti europei, la Lega, con salvini che ha minacciato denunce, e Movimento Cinque Stelle non comparso nella polemica generale.

Non è la prima volta che il COPASIR deve fare i conti con una attività di intelligence straniera e che questa volta riguarda i partiti politici in gara in queste elezioni. Nonostante la smentita, qualcuno pensa che sia stato un modo da parte di Urso nel prendere tempo fino a venerdì quando sarà convocato il confronto con Gabrielli delegato della presidenza del consiglio proprio ai servizi segreti. In rete sono scoppiate da subito le critiche a Matteo Salvini, ma c’è un fronte di cittadini che hanno individuato delle storture del caso sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista attuale.

C’è chi ha fatto riferimento ai fondi rossi percepiti dall’allora PCI italiano, da Togliatti a Napolitano, ma il fronte più ostile è quello che ricorda le ingerenze americane sul territorio, visibili con la presenza delle 118 basi militari tra USA e NATO.

Fondi del KGB al PCI per 5 milioni di dollari

Ad aggiungersi al dato della presenza bellica ci sono testimonianze storiche che si riferiscono ai finanziamenti USA avuti nella parte Italiana oscura tra deviazioni istituzionali e atti di terrorismo.

C’è anche chi ha chiesto di fare i nomi dei percettori dei fondi russi, come Guido Crosetto di Fratelli d’Italia parlando addirittura di alto tradimento: uno dei pochi motivi per cui era possibile fino a pochi anni fa la pena di morte in Italia ed è singolare che il Presidente della Repubblica ad abolirla sia stato proprio quel Giorgio Napolitano del Partito Comunista Italiano.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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