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Sicurezza Informatica

Gli esperti restano scettici sull’Intelligenza Artificiale Generale

Tempo di lettura: < 1 minuto. ChatGPT e altri bot riaprono il dibattito sull’intelligenza artificiale generale, ma gli scienziati affermano che gli algoritmi non supereranno presto l’intelligenza umana

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Introduzione: L’evoluzione di ChatGPT e altri bot ha riacceso il dibattito sull’intelligenza artificiale generale (AGI). Gli esperti di AI mettono in guardia sul fatto che gli algoritmi non raggiungeranno l’intelligenza umana nel breve periodo.

La sfida tra intelligenza umana e intelligenza artificiale

Le differenze tra intelligenza umana e intelligenza artificiale diventano sempre più importanti, soprattutto con l’aumentare dell’attenzione sull’intelligenza artificiale. Gli esperti sottolineano che gli algoritmi non ragionano o comprendono come gli esseri umani e che la loro capacità di elaborare il linguaggio è ancora oggetto di studio.

Cos’è l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI)?

L’AGI è un concetto ancora privo di una definizione concreta. Gli studiosi si concentrano sulle capacità degli algoritmi di superare gli esseri umani nei test standardizzati e sulla loro versatilità nel compiere svariati compiti. Tuttavia, gli algoritmi AGI non hanno desideri propri e il loro potenziale è difficile da determinare.

Limiti e sfide dell’Intelligenza Artificiale

Le difficoltà nell’interazione con il mondo fisico e la mancanza di dati rappresentano ostacoli significativi per la ricerca sull’intelligenza artificiale. Gli esperti ritengono che le preoccupazioni sul raggiungimento della coscienza da parte degli algoritmi siano infondate e distraggano dall’affrontare i problemi reali causati dall’AI, come l’accentuazione delle disuguaglianze economiche e la diffusione di stereotipi razzisti.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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