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Sicurezza Informatica

Grecia: dopo la scandalo spyware si dimette capo dei Servizi Segreti

Tempo di lettura: < 1 minuto. Lo stato si scarica da ogni responsabilità per l’accaduto

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L’ufficio del Primo Ministro greco ha annunciato venerdì le dimissioni del capo dei servizi segreti greci, Panagiotis Kontoleon, in seguito a un presunto scandalo di spionaggio ai danni di un politico e di un giornalista che ha utilizzato il malware di sorveglianza illegale Predator.

La dichiarazione del governo greco ha sottolineato che: “Il capo dell’intelligence nazionale ha presentato le sue dimissioni, che sono state accettate dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis”.

Il governo ha escluso “qualsiasi coinvolgimento dello Stato nella presunta operazione di spionaggio”, mentre i sindacati dei giornalisti greci e stranieri hanno espresso “preoccupazione” per la libertà di stampa in Grecia.

Le dimissioni arrivano una settimana dopo la scoperta del tentativo di utilizzare il programma di spionaggio Predator per spiare Nikos Androulakis, leader del Movimento socialista panellenico (PASOK) e membro del Parlamento europeo.

Androulakis ha presentato pochi giorni fa una denuncia alla Corte Suprema greca per il tentativo di spiare il suo cellulare.

Il Parlamento europeo ha istituito un servizio speciale che consente ai membri del Parlamento europeo di controllare i loro telefoni alla ricerca di spyware illegali dopo gli scandali relativi al programma Pegasus di Israele.

Il 28 giugno 2022, Androulakis ha utilizzato questo servizio per controllare il suo telefono a titolo precauzionale.Secondo una dichiarazione del PASOK: “È stato scoperto un link sospetto collegato al programma Predator”.

Androulakis è membro del Parlamento europeo ed è stato eletto nella lista del suo partito socialista nel 2014 e nel 2019. È alla guida del partito da dicembre, dopo la morte dell’ex presidente Fofi Gennimata.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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