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Gucci il siparietto Ferragni Maneskin che non esiste. Clickbaiting consentito?

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Notizie che vengono date in risalto con un tono roboante di polemica o di eccezionalità, ma in realtà basta vedere la scena e comprendere che le testate hanno prestato il fianco ad operazioni commerciali di comunicazione.

Testimonial scelti per la notizia dell’anno sono Chiara Ferragni e Maneskin alla sfilata di Gucci dove sono stati seduti in prima fila.

I titoli sono chiari: Maneskin fanno casino, la Ferragni è seria.

https://www.matricedigitale.it/wp-content/uploads/2023/02/ferragni-video-gucci.mp4

Le immagini parlano chiaro, la Ferragni, non avendo l’aplomb da rockstar non si “sbatte” come i Maneskin, ma si scompone muovendo la testa a ritmo di musica per stare al passo dei suoi vicini. Troppo seria la nostra Chiara, troppo trasgressivi i Maneskin, ricetta perfetta per dichiarare il successo di un articolo pubblicitario senza che fosse citata la natura commerciale e l’attività di posizionamento di Gucci.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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