Categorie
Notizie

Guerra Cibernetica: gli attacchi alle infrastrutture civili sono crimini di guerra

Tempo di lettura: < 1 minuto. Potrebbe essere il primo caso della storia portato dinanzi l’AIA

Tempo di lettura: < 1 minuto.

Un alto funzionario ucraino della sicurezza informatica ha dichiarato che gli attacchi informatici russi alle infrastrutture critiche e civili potrebbero equivalere a crimini di guerra.

Victor Zhora, responsabile della trasformazione digitale presso il Servizio di Stato per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni dell’Ucraina (SSSCIP), ha dichiarato a Politico che i funzionari ucraini stanno raccogliendo prove degli attacchi informatici russi da condividere con la Corte penale internazionale (CPI) dell’Aia.

Gli attacchi informatici in questione sono quelli legati ad attacchi militari più tradizionali, ha dichiarato Zhora, che dirige le operazioni di sicurezza informatica per la SSSCIP, secondo quanto riportato da Politico.

“Quando osserviamo la situazione nel cyberspazio notiamo un certo coordinamento tra attacchi cinetici e cyberattacchi, e poiché la maggior parte degli attacchi cinetici sono organizzati contro i civili – essendo un atto diretto di crimine di guerra – le azioni di supporto nel cyber possono essere considerate crimini di guerra”, ha detto Zhora a Politico.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version