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Sicurezza Informatica

Hacker attaccano distributori automatici di sigarette in Italia: legame con anarchici

Tempo di lettura: 2 minuti. Gruppi di hacker, presumibilmente di matrice anarchica, prendono di mira distributori automatici di sigarette in Italia, vendendo pacchetti a prezzi irrisori e buoni Amazon a pochi centesimi

Tempo di lettura: 2 minuti.

Diversi distributori automatici di sigarette in Italia sono stati hackerati, molto probabilmente da gruppi anarchici. I testimoni riferiscono di pacchetti di sigarette venduti a soli 10 centesimi e buoni Amazon emessi a pochi centesimi dai distributori. Uno degli attacchi è avvenuto in una tabaccheria di Bordighera, Imperia, dove è apparsa la scritta “Fuori Alfredo dal 41 bis”, riferita ad Alfredo Cospito, anarchico in sciopero della fame da più di 100 giorni. Il 25 marzo, un gruppo di anarchici ha manifestato a Venezia chiedendo la liberazione di Cospito.

Decisioni legali imminenti riguardanti Alfredo Cospito

Il 27 marzo, i giudici della Sorveglianza di Milano decideranno se concedere i domiciliari a Cospito per motivi di salute, come richiesto dai suoi legali. Inoltre, il 18 aprile la Corte costituzionale si esprimerà sul caso Cospito riguardo all’attentato alla caserma dei carabinieri di Fossano, avvenuto nel 2006. Durante un’udienza del 24 marzo all’ospedale San Paolo di Milano, Cospito si è rivolto ai giudici chiedendo la sospensione del 41 bis per altri detenuti anziani in cambio della sospensione del suo sciopero della fame.

Hackeraggio dei distributori automatici e possibile responsabilità

Pare che i distributori automatici hackerati siano tutti dello stesso fornitore, Laservideo. Le indagini preliminari suggeriscono che gli attacchi siano stati condotti tramite il backend delle infrastrutture IT a cui si collegano i distributori. Un modello di distributore interessato dall’attacco è il “Jamaica”. I distributori devono essere pre-configurati attraverso un portale web, dove è possibile inserire informazioni sui prezzi e schermate, e accedere a un’area di sviluppo per effettuare modifiche al codice sorgente e ai firmware.

Laservideo, il fornitore coinvolto negli attacchi

Laservideo sembra essere il fornitore comune dei distributori automatici colpiti dagli hacker. La società produce e fornisce diversi modelli di distributori automatici, tra cui il modello “Jamaica”, che è stato interessato dall’attacco.

Il portale web e l’area di sviluppo come possibile punto debole

I distributori automatici di Laservideo devono essere pre-configurati attraverso un portale web, dove gli operatori possono inserire informazioni sui prezzi e personalizzare le schermate. Il portale web offre anche un’area di sviluppo, nella quale è possibile apportare modifiche al codice sorgente e ai firmware dei distributori. Gli hacker potrebbero aver sfruttato questo sistema per accedere e manipolare le impostazioni dei distributori automatici, causando la vendita di sigarette e buoni Amazon a prezzi irrisori.

Misure di sicurezza e prevenzione per i distributori automatici

Per contrastare gli attacchi informatici ai distributori automatici, è fondamentale che i fornitori come Laservideo implementino misure di sicurezza adeguate e costantemente aggiornate. Questo può includere la protezione dei portali web e delle aree di sviluppo con autenticazione a più fattori, crittografia delle comunicazioni e monitoraggio delle attività sospette.

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