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Hacker iraniani colpiscono ecommerce turistici israeliani. 300 mila clienti esposti online

Tempo di lettura: 1 minuto. Continuano le rappresaglie tra i due paesi, si aspetta la contromossa di Israele

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Hacker iraniani hanno recentemente preso di mira diversi siti di prenotazione viaggi di una società israeliana e hanno rubato le informazioni personali di oltre 300.000 israeliani.

I media locali hanno riferito venerdì che l’Autorità israeliana per la protezione della privacy ha confermato l’incidente, affermando che si è verificato due settimane fa.

Il gruppo di hacker iraniani, chiamato Sharp Boys, ha rivendicato la responsabilità, affermando in una foto postata sul proprio canale Telegram che “Ovunque andiate, anche nei vostri viaggi, siete sotto il nostro controllo. Ricordate il nostro nome“.

L’Autorità per la protezione della privacy ha aggiunto che, in seguito all’hacking, ha immediatamente contattato il proprietario della società Gol Tours LTD, che possiede oltre 20 popolari siti web di prenotazione di viaggi, nel tentativo di affrontare la violazione della sicurezza e apportare le modifiche necessarie, ma si è scontrata con un rifiuto a collaborare, secondo quanto riferito sui costi delle modifiche.

Giovedì i funzionari delle autorità hanno fatto irruzione negli uffici dell’azienda e hanno sequestrato i suoi server fino al completamento delle indagini sul cyberattacco.

I dati trapelati includono numeri di telefono, indirizzi, date e luoghi delle vacanze prenotate e informazioni mediche sensibili, ha dichiarato l’Autorità in un comunicato.

La settimana scorsa, il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha dichiarato che un’unità informatica della Guardia rivoluzionaria iraniana – chiamata “Shahid Kaveh” – ha condotto ricerche per danneggiare navi, stazioni di servizio e impianti industriali in diversi Paesi, tra cui Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e Israele.

Gantz ha lasciato intendere che Israele – che si ritiene abbia condotto una guerra informatica contro le strutture nucleari iraniane e altre infrastrutture – potrebbe compiere una rappresaglia fisica contro gli hacker nemici.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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