L’Assemblea della Repubblica di Albania e la compagnia di telecomunicazioni One Albania sono state recentemente bersaglio di attacchi informatici da parte di Homeland Justice, come rivelato dall’Autorità Nazionale Albanese per la Certificazione Elettronica e la Sicurezza Informatica (AKCESK).
Dettagli degli Attacchi
One Albania, che conta quasi 1,5 milioni di abbonati, ha dichiarato in un post su Facebook del 25 dicembre di aver gestito l’incidente di sicurezza senza problemi, assicurando che i suoi servizi, inclusi telefonia mobile, fissa e IPTV, non sono stati influenzati. AKCESK ha inoltre notato che gli attacchi non provenivano da indirizzi IP albanesi e ha affermato di essere riuscita a “identificare potenziali casi in tempo reale”.
Sforzi di Recupero e Prevenzione
L’agenzia ha dichiarato di concentrare i suoi sforzi nell’identificare la fonte degli attacchi, nel recuperare i sistemi compromessi e nell’implementare misure di sicurezza per prevenire incidenti simili in futuro. Inoltre, l’incidente ha spinto AKCESK a rivedere e rafforzare le sue strategie di cybersecurity.
Rivendicazione e Implicazioni
Un gruppo di hacker iraniano chiamato Homeland Justice ha rivendicato la responsabilità degli attacchi sul suo canale Telegram, affermando di aver hackerato anche la compagnia aerea di bandiera Air Albania. In un messaggio condiviso sul suo sito web il 24 dicembre, il gruppo ha dichiarato di essere “tornato per distruggere i sostenitori dei terroristi“, aggiungendo tag come #albania, #albaniahack, #CyberAttacks, e altri.
Contesto e Precedenti
Questo sviluppo segue gli attacchi informatici distruttivi subiti dai servizi governativi albanesi a metà luglio 2022, per i quali Homeland Justice aveva già rivendicato la responsabilità. Questi attacchi hanno portato il governo degli Stati Uniti a sanzionare il Ministero dell’Intelligence e della Sicurezza dell’Iran (MOIS) e il suo Ministro dell’Intelligence, Esmail Khatib, per attività cyber abilitate contro gli Stati Uniti e i suoi alleati.