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I brasiliani di N4aughtysecTU chiedono 15 milioni di riscatto in Sud Africa

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L’agenzia di segnalazione di credito TransUnion South Africa è attualmente in una battaglia in corso con un gruppo di criminali che chiede un riscatto di 15 milioni di dollari (225 milioni di valuta locale) per quattro terabyte di dati compromessi.

Il gruppo , che va sotto il nome di N4aughtysecTU, che sostiene di essere basato in Brasile, sostiene di aver violato TransUnion Sud Africa e di aver avuto accesso a 54 milioni di record personali di sudafricani.

Il gruppo criminale sostiene che le informazioni di cui è in possesso includono qualsiasi cosa, dai punteggi di credito, dettagli bancari e numeri di identificazione.

TransUnion Sudafrica ha rilasciato una dichiarazione che conferma che una terza parte criminale ha ottenuto l’accesso a un server sudafricano isolato, attraverso l’uso improprio delle credenziali di un cliente autorizzato.

Dichiarazione di TransUnion

Una terza parte criminale ha ottenuto l’accesso a un server di TransUnion Sudafrica attraverso l’uso improprio delle credenziali di un cliente autorizzato. Abbiamo ricevuto una richiesta di estorsione e non sarà pagata.

Immediatamente dopo la scoperta dell’incidente, TransUnion Sudafrica ha sospeso l’accesso del cliente, ha coinvolto esperti di cybersecurity e forensi e ha avviato un’indagine. Come misura precauzionale, TransUnion Sudafrica ha messo offline alcuni elementi dei nostri servizi. Questi servizi sono ripresi. Crediamo che l’incidente abbia colpito un server isolato con dati limitati della nostra attività in Sudafrica. Stiamo lavorando con le forze dell’ordine e le autorità di regolamentazione.

Stiamo coinvolgendo i clienti in Sudafrica su questo incidente. Mentre la nostra indagine progredisce, informeremo e assisteremo gli individui i cui dati personali potrebbero essere stati colpiti. Metteremo a disposizione dei consumatori colpiti prodotti di protezione dell’identità gratuitamente.


Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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