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Sicurezza Informatica

Il contratto segreto tra il governo degli Stati Uniti e NSO Group

Tempo di lettura: 3 minuti. Il NyTimes spiega come nonostante il ban del Governo, lo spyware Pegasus sia ancora adottato dal governo Biden

Tempo di lettura: 3 minuti.

Un contratto segreto tra una società facente da copertura per il governo degli Stati Uniti e l’affiliata americana della famigerata azienda di hacking israeliana NSO Group è stato finalizzato l’8 novembre 2021. L’accordo ha concesso al governo degli Stati Uniti l’accesso a uno degli strumenti più potenti di NSO Group, un localizzatore geografico in grado di tracciare telefoni cellulari in tutto il mondo senza il consenso o la conoscenza dell’utente del telefono.

Dettagli del contratto segreto

Il contratto, esaminato dal New York Times, stabiliva che il “governo degli Stati Uniti” sarebbe stato l’utente finale dello strumento, anche se non è chiaro quale agenzia governativa abbia autorizzato l’accordo e potrebbe utilizzare il software spia. Il contratto permetteva al governo di testare, valutare e persino distribuire il software spia contro bersagli a sua scelta in Messico. Il contratto, tuttavia, viola la politica pubblica dell’amministrazione Biden e sembra essere ancora attivo.

La posizione della Casa Bianca

Interpellati sul contratto, funzionari della Casa Bianca hanno dichiarato di non essere a conoscenza dello stesso. Un alto funzionario dell’amministrazione, che ha risposto in forma anonima per affrontare una questione di sicurezza nazionale, ha affermato: “Non siamo a conoscenza di questo contratto, e qualsiasi uso di questo prodotto sarebbe molto preoccupante”. Portavoce della Casa Bianca e dell’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale si sono rifiutati di commentare ulteriormente.

L’uso di software spia commerciali

Il contratto segreto evidenzia la lotta in corso per il controllo delle potenti cyber-armi, sia tra che all’interno dei governi, inclusi gli Stati Uniti. Questi strumenti hanno concesso ai governi il potere di condurre sorveglianza mirata e invasiva in modi che non erano possibili prima dell’avvento di tali strumenti. Tuttavia, questo potere ha portato a abusi, come il governo messicano che spia giornalisti che indagano su crimini militari o l’Arabia Saudita che utilizza la tecnologia NSO per hackerare i dispositivi dei dissidenti politici. L’uso di software spia contro giornalisti e figure dell’opposizione ha scatenato uno scandalo politico in Grecia.

La crescente richiesta di limitare l’accesso ai software spia commerciali

A causa degli abusi diffusi dei software spia commerciali, i leader politici occidentali hanno avanzato crescenti richieste per limitarne l’accesso. Tuttavia, la loro potenza rende questi strumenti allettanti per i servizi di intelligence, le forze armate e le agenzie di polizia nelle democrazie e nelle autocrazie. La storia della spinta di NSO a entrare nel mercato statunitense mostra come queste tensioni si sono manifestate.

L’ordine esecutivo del presidente Biden

La scorsa settimana, il presidente Biden ha firmato un ordine esecutivo per reprimere l’uso di software spia commerciali da parte del governo. Essovieta ai dipartimenti e alle agenzie federali di utilizzare strumenti di hacking che potrebbero essere abusati da governi stranieri, potrebbero prendere di mira cittadini americani all’estero o potrebbero costituire rischi per la sicurezza se installati su reti governative statunitensi. L’ordine riguardava solo software spia di entità commerciali, non strumenti creati dalle agenzie di intelligence americane, che hanno capacità simili interne.

Dopo la pubblicazione online di questo articolo, l’alto funzionario dell’amministrazione ha dichiarato che, se ci fosse stato un contratto nel novembre 2021 che concedeva agli Stati Uniti l’accesso allo strumento NSO, esso violerebbe il nuovo ordine esecutivo.

L’interesse delle agenzie statunitensi per le cyber-armi

Nonostante l’amministrazione Biden abbia messo in mostra i suoi sforzi per mettere fuori mercato NSO, era chiaro anche prima della rivelazione dell’ultimo contratto che alcune agenzie erano attratte dalla potenza di queste cyber-armi.

Elementi dell’ampio apparato di sicurezza nazionale degli Stati Uniti negli ultimi anni hanno acquistato tali armi, le hanno impiegate contro i trafficanti di droga e hanno spinto silenziosamente per consolidare il controllo di tali strumenti nelle mani degli Stati Uniti e dei suoi alleati più stretti. Come riportato dal The New York Times lo scorso anno, l’F.B.I. ha acquistato l’accesso nel 2019 al più potente strumento di hacking di NSO, chiamato Pegasus, che invade i telefoni cellulari e ne estrae i contenuti.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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