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INTERPOL lancia il primo Metaverso globale della polizia

Tempo di lettura: 3 minuti. Il Metaverso di INTERPOL è fornito attraverso il Secure Cloud di INTERPOL, che ne garantisce la neutralità.

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In occasione di una sessione a sorpresa della 90a Assemblea Generale di INTERPOL a Nuova Delhi, l’organizzazione mondiale di polizia ha presentato il primo Metaverso in assoluto progettato specificamente per le forze dell’ordine di tutto il mondo. Completamente operativo, il Metaverso di INTERPOL consente agli utenti registrati di visitare un facsimile virtuale della sede del Segretariato Generale di INTERPOL a Lione, in Francia, senza alcun confine geografico o fisico, di interagire con altri agenti attraverso i loro avatar e di seguire corsi di formazione immersivi in indagini forensi e altre capacità di polizia.

Durante la sessione interattiva, i delegati dell’Assemblea Generale di Nuova Delhi hanno potuto entrare digitalmente nell’edificio di Lione attraverso avatar, utilizzando cuffie per la realtà virtuale. “Per molti il Metaverso sembra preannunciare un futuro astratto, ma le questioni che solleva sono quelle che hanno sempre motivato INTERPOL: sostenere i nostri Paesi membri nella lotta al crimine e rendere il mondo, virtuale o meno, più sicuro per coloro che lo abitano”, ha dichiarato il Segretario Generale di INTERPOL Jürgen Stock. “Forse stiamo entrando in un nuovo mondo, ma il nostro impegno rimane lo stesso”, ha aggiunto il Segretario generale. In una tavola rotonda successiva, INTERPOL ha anche annunciato la creazione di un Gruppo di esperti sul Metaverso per rappresentare le preoccupazioni delle forze dell’ordine a livello globale, assicurando che questo nuovo mondo virtuale sia sicuro fin dalla progettazione.

Non solo per i giocatori

Lungi dall’essere un semplice gadget per i giocatori, il Metaverso è spesso discusso come la potenziale prossima fase dello sviluppo di Internet. Secondo la società di ricerca tecnologica Gartner, entro il 2026 una persona su quattro trascorrerà almeno un’ora al giorno nel Metaverso per lavorare, studiare, fare acquisti e socializzare. Come mostra il recente rapporto INTERPOL Global Crime Trend, il crimine si è sempre più spostato online con l’aumentare del ritmo della digitalizzazione. Se i confini del nostro mondo fisico si spostano sempre più verso un regno digitale e apparentemente senza confini, la tavola rotonda si è chiesta: “Come possono le forze dell’ordine continuare a proteggere le comunità e garantire lo stato di diritto?”. Come può la polizia migliorare la propria consapevolezza delle minacce, ma anche sfruttare le opportunità? I criminali stanno già iniziando a sfruttare il Metaverso. Il World Economic Forum, che ha collaborato con INTERPOL, Meta, Microsoft e altri in un’iniziativa per definire e governare il Metaverso, ha avvertito che le truffe di ingegneria sociale, l’estremismo violento e la disinformazione potrebbero rappresentare sfide particolari. Con l’aumento del numero di utenti del Metaverso e l’ulteriore sviluppo della tecnologia, l’elenco dei possibili crimini non potrà che ampliarsi, includendo potenzialmente crimini contro i bambini, furto di dati, riciclaggio di denaro, frode finanziaria, contraffazione, ransomware, phishing, violenza sessuale e molestie. Per le forze dell’ordine, alcune di queste minacce potrebbero rappresentare una sfida significativa, perché non tutti gli atti che sono criminalizzati nel mondo fisico sono considerati reati se commessi nel mondo virtuale. “Identificando questi rischi fin dall’inizio, possiamo collaborare con le parti interessate per definire i quadri di governance necessari e bloccare i futuri mercati criminali prima che si formino del tutto”, ha dichiarato Madan Oberoi, Direttore esecutivo per la Tecnologia e l’Innovazione di INTERPOL. “Solo se affrontiamo queste conversazioni ora possiamo costruire una risposta efficace”.

Nuovo mondo, stesso impegno

Il Metaverso offre molti vantaggi alle forze dell’ordine, in particolare in termini di lavoro a distanza, networking, raccolta e conservazione delle prove dalle scene del crimine e formazione. Il potenziamento delle capacità nel Metaverso è particolarmente promettente, in quanto offre agli studenti maggiori opportunità di collaborare e fare rete, garantendo un maggiore impegno attraverso l’immersione e consentendo attività pratiche. In una dimostrazione dal vivo, gli esperti della Direzione Capacity Building and Training di INTERPOL hanno tenuto un corso di formazione sulla verifica dei documenti di viaggio e lo screening dei passeggeri utilizzando le funzionalità di INTERPOL in un’aula del Metaverse. Gli studenti sono stati poi teletrasportati in un aeroporto dove hanno potuto applicare le competenze appena acquisite in un punto di frontiera virtuale. “Il Metaverso ha il potenziale per trasformare ogni aspetto della nostra vita quotidiana, con enormi implicazioni per le forze dell’ordine”, ha dichiarato Oberoi, Direttore Esecutivo per la Tecnologia e l’Innovazione di INTERPOL.
“Ma per far sì che la polizia comprenda il Metaverso, dobbiamo sperimentarlo”.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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