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iOS 16 sarà solo per iPhone 8 e superiori

Tempo di lettura: < 1 minuto. Chi avrà uno smartphone precedente non riceverà più aggiornamenti di sicurezza

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Quando iOS 16 verrà lanciato in autunno, milioni di utenti di iPhone potrebbero dover aggiornare il proprio telefono. Questo perché iOS 16 funziona solo su iPhone 8 e superiori, e alcune funzioni richiedono addirittura un dispositivo Apple successivo per funzionare.

Questa è una brutta notizia per gli utenti di iPhone, e non solo per le funzioni di iOS 16 che si perderanno. Se non potete aggiornare a iOS 16, significa anche che non riceverete gli aggiornamenti di sicurezza per il vostro iPhone, il che potrebbe ovviamente mettervi a rischio.

Negli ultimi tempi Apple è stata molto proattiva con gli aggiornamenti di sicurezza per l’iPhone, che ha distribuito quasi mensilmente negli ultimi due anni. Alcuni degli aggiornamenti di sicurezza riguardano vulnerabilità dell’iPhone e dell’iPad già sfruttate, ovvero utilizzate dagli avversari in attacchi reali.

In passato, questo poteva non essere un problema: Apple ha aggiornato iOS 14 per mesi dopo l’uscita di iOS 15, con importanti aggiornamenti di sicurezza. Anche se il produttore di iPhone non aveva patchato ogni singola vulnerabilità di iOS 15 in iOS 14, la persona media poteva essere abbastanza contenta che il suo iPhone fosse al sicuro. Ma poi Apple ha interrotto gli aggiornamenti di iOS 14, il che significa che bisognava passare all’ultima versione di iOS 15 per essere sicuri che il proprio iPhone fosse sicuro.

È noto che Apple rilascia aggiornamenti per i sistemi operativi più vecchi quando la vulnerabilità dell’iPhone è particolarmente grave: ad esempio, iOS 12.5.5 ha risolto il problema utilizzato per gli attacchi Pegasus “zero-click”. Tuttavia, si tratta di un evento raro. Per essere sicuri è necessario utilizzare l’ultima versione di iOS.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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