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Sicurezza Informatica

Israele, Ministro Giustizia propone un’indagine su Pegasus

Tempo di lettura: < 1 minuto. Il Ministro della Giustizia di Israele, Yariv Levin, propone un’indagine sullo scandalo del software spia Pegasus

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Il Ministro della Giustizia di Israele, Yariv Levin, ha avanzato una proposta per istituire un comitato governativo che indaghi sull’uso del software spia Pegasus, prodotto dalla NSO Group, per spiare i cittadini israeliani. Tuttavia, la proposta ha sollevato alcune controversie legali in relazione ai casi di corruzione che coinvolgono l’ex Primo Ministro Netanyahu.

Dettagli della Proposta

Il piano di Levin prevede che il comitato esamini l’uso del software Pegasus per monitorare le attività dei cittadini israeliani. Questa mossa arriva in seguito alle crescenti preoccupazioni riguardo alle potenziali violazioni della privacy e ai rischi per la sicurezza nazionale legati all’uso di tale software.

Conflitto Legale

Nonostante l’importanza della proposta, l’Avvocato Generale ha sottolineato che il comitato previsto non avrebbe l’autorità di intervenire in processi penali in corso. Questo riferimento è particolarmente pertinente ai tre casi di corruzione che coinvolgono l’ex Primo Ministro Benjamin Netanyahu. Questa posizione suggerisce che potrebbero emergere potenziali conflitti legali se il comitato dovesse cercare di indagare su questioni che si intersecano con questi casi di alto profilo.

La proposta del Ministro della Giustizia Levin mira a garantire una maggiore trasparenza e responsabilità riguardo all’uso del software spia Pegasus in Israele. Tuttavia, la complessità legale associata ai casi di corruzione esistenti potrebbe rappresentare un ostacolo significativo per la realizzazione di tale indagine.

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