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Israele rinchiude avvocato palestinese senza processo. Era infetto con lo spyware della NSO, Pegasus.

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L’avvocato palestinese Salah Hamouri è stato detenuto senza processo dalle autorità israeliane giovedì, che hanno affermato che appartiene al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, dichiarato fuorilegge, e che rappresenta una minaccia alla sicurezza nazionale.

Israele ha emesso l’ordine di detenzione amministrativa di quattro mesi contro Hamouri, che è di Gerusalemme Est e ha la cittadinanza francese, giovedì, tre giorni dopo il suo arresto.

Hamouri ha rappresentato prigionieri palestinesi e ha lavorato per la ONG palestinese Addameer, che il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha dichiarato a ottobre, insieme ad altri cinque gruppi della società civile palestinese, un’organizzazione terroristica e una copertura del PFLP. Gli Stati Uniti e l’Europa, tuttavia, hanno detto che sono state fornite poche o nessuna prova a sostegno delle affermazioni.

A novembre, tre gruppi, Amnesty International, Front Line Defenders e Citizen Lab hanno riferito che Hamouri era uno dei sei attivisti palestinesi che avevano il telefono infettato con lo spyware Pegasus di NSO Group.

Prima del suo arresto, Hamouri stava lottando contro una decisione del ministero dell’Interno di annullare il suo status di residenza e deportarlo. Il ministro degli Interni Ayelet Shaked ha riavviato il processo in ottobre, lanciato dal suo predecessore Arye Dery, sostenendo che le sue azioni rappresentavano una “violazione della fedeltà allo Stato di Israele“.

Secondo Addameer, l’accusa che Hamouri fosse coinvolto in “attività terroristiche o appartenente a un gruppo terroristico” era basata su prove riservate.

Hamouri ha scontato sette anni di prigione dopo essere stato condannato nel 2005 per aver partecipato a un complotto per uccidere l’ex rabbino capo sefardita Ovadia Yosef e per essere membro del PFLP. È stato rilasciato circa tre mesi prima come parte dello scambio di prigionieri per liberare Gilad Shalit. Da allora è stato posto in detenzione amministrativa diverse volte.

L’avvocato Leah Tsemel e il Centro Hamoked per la difesa dell’individuo avevano presentato una richiesta di ingiunzione temporanea per permettere ad Hamouri di rimanere a Gerusalemme fino alla decisione finale sul suo appello contro la revoca della sua residenza. Secondo l’avvocato di Hamouri, la richiesta è stata respinta dalla Corte Suprema giovedì, lo stesso giorno in cui è stato emesso l’ordine di detenzione amministrativa.

Nella sentenza, la Corte Suprema ha detto di essere stata informata dallo stato, prima di raggiungere un verdetto, che Hamouri era stato arrestato ed era indagato come sospetto criminale per gravi violazioni della sicurezza nazionale.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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