Notizie
Killnet distrae Anonymous e Sandworm continua il suo lavoro
Tempo di lettura: 2 minuti. L’APT russo continua a sviluppare armi cibernetiche “pesanti”

Sandworm, il gruppo APT dietro ad alcuni dei cyberattacchi più dirompenti al mondo, continua ad aggiornare il suo arsenale per le campagne rivolte all’Ucraina.
Il team di ricerca di ESET ha individuato una versione aggiornata del payload di malware ArguePatch, utilizzato nell’attacco Industroyer2 contro un fornitore di energia ucraino e in diversi attacchi che coinvolgono il malware di cancellazione dei dati chiamato CaddyWiper.
La nuova variante di ArguePatch così denominata dal Computer Emergency Response Team dell’Ucraina (CERT-UA) e rilevata dai prodotti ESET come Win32/Agent.AEGY include ora una funzione che consente di eseguire la fase successiva di un attacco in un momento specifico. Questo aggira la necessità di impostare un’attività pianificata in Windows e probabilmente ha lo scopo di aiutare gli aggressori a non farsi notare.
Un’altra differenza tra le due varianti, altrimenti molto simili, è che la nuova iterazione utilizza un eseguibile ufficiale di ESET per nascondere ArguePatch, con la firma digitale rimossa e il codice sovrascritto. L’attacco Industroyer2, invece, sfruttava una versione patchata del server di debug remoto di HexRays IDA Pro.
L’ultima scoperta si aggiunge a una serie di rilevamenti che i ricercatori ESET hanno fatto da poco prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il 23 febbraio, la telemetria di ESET ha individuato HermeticWiper sulle reti di una serie di organizzazioni ucraine di alto profilo. Le campagne hanno sfruttato anche HermeticWizard, un worm personalizzato utilizzato per propagare HermeticWiper all’interno delle reti locali, e HermeticRansom, che ha agito come ransomware esca. Il giorno successivo è iniziato un secondo attacco distruttivo contro una rete governativa ucraina, questa volta con IsaacWiper.
A metà marzo, ESET ha scoperto CaddyWiper su diverse decine di sistemi in un numero limitato di organizzazioni ucraine. È importante notare che la collaborazione di ESET con il CERT-UA ha portato alla scoperta di un attacco pianificato che coinvolgeva Industroyer2, destinato a scatenarsi su una società elettrica ucraina nel mese di aprile.
Notizie
Mario Adinolfi da “gay represso” a “uomo incinto che abortisce”. Online vignetta della vergogna
Tempo di lettura: < 1 minuto. Per alcuni sostenitori del fumettista è satira, ma per molti invece è oltre il cattivo gusto

Il giornalista Mario Adinolfi è stato disegnato come protagonista di una vignetta vietata ai minori. L’autore è il profilo Instagram ebubumysticfarm che appartiene alla comunità LGBTQ+ con cui Adinolfi si scontra costantemente nel dibattito quotidiani sui temi legati ai diritti arcobaleno.
Aldilà del contenuto vietato ai minori disponibile, insieme ad altri dove addirittura c’è riferimento alla coprofagia, su un social dove il limite di età è di 13 anni, quello che sorprende è l’assenza di una presa di distanza da parte di un componente della comunità arcobaleno in favore del giornalista.
Ed è qui che il confine tra satira ed offesa è molto sottile, leggendo i commenti da parte degli utenti, è visibile l’indignazione generale, ma non mancano i “te la sei meritata per via delle tue posizioni“.
La domanda che è giusto porsi è un’altra e lo fa un utente tra i commenti al post pubblicato dallo sciagurato protagonista della vignetta: se questo disegno fosse stato disegnato con i volti di Boldrini o Luxuria, la reazione dell’opinione pubblica e degli stakeholders politici sarebbe stata accondiscendente oppure avrebbero chiesto la rimozione e la condanna in sede di giudizio per l’autore della vignetta?
Notizie
Banche, Garante: necessarie verifiche puntuali prima di comunicare i dati dei clienti

Le banche devono effettuare verifiche puntuali prima di comunicare i dati dei propri clienti ad altre persone, anche perché soggetti in precedenza autorizzati a conoscerli, nel tempo potrebbero aver perso questa facoltà. Lo ha affermato il Garante per la privacy, definendo il procedimento avviato a seguito del reclamo di una ragazza all’epoca dei fatti già maggiorenne, che contestava a una banca la comunicazione dei dati del proprio conto corrente a suo padre. Tali informazioni erano state poi prodotte in un giudizio pendente dinanzi al Tribunale.
Rispondendo alla richiesta di informazioni del Garante l’istituto di credito confermava quanto denunciato, ma a giustificazione dell’accaduto invocava la buona fede del proprio dipendente. Secondo la banca, infatti, l’operatore aveva consegnato al padre della reclamante copia della movimentazione del conto corrente della figlia perché in precedenza egli era autorizzato ad operare sul rapporto bancario, in quanto esercente la potestà genitoriale fino al raggiungimento della maggiore età della ragazza. Inoltre la conoscenza personale del padre, un ex dipendente della banca, aveva indotto l’impiegato a ritenere il genitore ancora autorizzato ad accedere ai dati contabili della figlia, senza effettuare alcuna verifica.
Giustificazioni insufficienti per l’Autorità, che ha dichiarato fondato il reclamo e ritenuto illecito il comportamento tenuto dalla banca tramite un proprio dipendente, il quale ha effettuato un accesso ai dati bancari della reclamante e li ha comunicati ad un terzo non autorizzato, in violazione della normativa sulla protezione dei dati personali. Inoltre, contrariamente a quanto sostenuto dalla banca, l’Autorità ha ritenuto non applicabile al caso l’esimente della buona fede. In base al costante orientamento della giurisprudenza, infatti, l’errore rileva quale causa di esclusione della responsabilità solo quando è inevitabile, ossia in presenza di circostanze tali da indurre l’autore della violazione al convincimento della liceità del suo agire o se comunque abbia fatto il possibile per osservare la legge. Circostanze che, appunto, non sono state riscontrate nel caso in esame.
Il Garante ha quindi applicato alla banca una sanzione amministrativa di 100mila euro, anche tenuto conto che l’istituto – già in passato destinatario di un provvedimento analogo – non ha dimostrato, nel rispetto del principio di responsabilizzazione (accountability), di aver adottato o solo avviato un’adeguata riflessione sulle istruzioni fornite al personale riguardo alle richieste di accesso ai dati bancari, limitandosi a richiamare le attività formative genericamente erogate.
Notizie
Bitcoin a 250.000 dollari? Sicuramente non oggi e nemmeno domani
Tempo di lettura: 2 minuti. Le cripto non solo non crescono, ma c’è timore di altri crolli ed è sempre più chiaro il loro rapporto che li lega agli indizi azionari tecnologici

Il Bitcoin (BTC) è stato scambiato a circa 20.800 dollari, riducendo alcuni dei suoi guadagni della scorsa settimana.
La più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato oscilla al di sopra del livello chiave di 20.000 dollari, ma gli analisti non sono ottimisti sulle prospettive di un rally duraturo.
Simon Peters, analista cripto di EToro, ha affermato che le criptovalute hanno sofferto dello stesso mix tossico di scarsi guadagni aziendali, inflazione e rialzi dei tassi delle banche centrali che hanno danneggiato le azioni e altri asset quest’anno. I prezzi delle criptovalute sono sempre più correlati agli indici azionari, in particolare a quelli con una forte componente tecnologica. Craig Erlam, analista senior di mercato di Oanda, ha affermato che i rally del bitcoin riflettono un sentimento complessivamente negativo nei confronti degli asset più rischiosi.
Tuttavia, il panico per i problemi del prestatore di criptovalute Celsius Network e per l’insolvenza dell’hedge fund Three Arrows Capital sembra essersi attenuato.
Greenberg ha dichiarato di “osservare la SMA (media mobile semplice) a 200 settimane, a 22.650 dollari, come prezzo chiave da riconquistare e mantenere per vedere un ritorno a range di trading più elevati nel settore delle criptovalute”.
La maggior parte delle altre criptovalute è scivolata lunedì. Ether (ETH), la seconda criptovaluta per importanza, è stata scambiata di recente a poco meno di 1.200 dollari, con un calo del 2,3% nelle ultime 24 ore.
Il token MATIC di Polygon, uno dei maggiori rendimenti della scorsa settimana, ha guidato i ribassi tra le altcoin, con un calo del 9,8%.
Nei mercati tradizionali, il timore di una recessione ha frenato l’ottimismo che ha alimentato il rimbalzo della scorsa settimana: il sentimento ribassista degli investitori è aumentato di 11,4 punti percentuali, raggiungendo il 58,3%, mentre quello rialzista è sceso al 19,4%, secondo il sondaggio AAII sull’ottimismo degli investitori a breve termine, citato dalla società di ricerche di mercato Macro Hive in una nota.
Disastro criptovalute: Celsius chiede altri giorni ai suoi milioni di clienti
Dopo Celsius, Arrows Capital a rischio insolvenza. La DeFi Trema
-
Editoriali3 settimane fa
L’Enisa conferma le analisi di Matrice Digitale sulla guerra cibernetica
-
Inchieste2 settimane fa
Lista filoputin e rapporto sulla propaganda russa: DIS influenzato dagli USA?
-
Editoriali2 settimane fa
La Russia ha unito il mondo della geopolitica e della sicurezza informatica
-
Inchieste2 settimane fa
Deep Web e Dark Web: quali sono le differenze?
-
Tech2 settimane fa
WhatsApp: nuova funzione per scoprire le chiamate perse
-
Inchieste2 settimane fa
Lazarus ha colpito molte aziende in giro per il mondo usando LinkendIn
-
Inchieste2 settimane fa
Scopriamo Five Eyes o le Cinque Sorelle che da anni ci spiano attraverso Internet
-
Tech2 settimane fa
Spyware, quando a spiarci è un malware