Categorie
Sicurezza Informatica

BBC: Regina Elisabetta è morta

Tempo di lettura: 2 minuti. L’annuncio dato dalla BBC alle 18.30 inglesi

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il segnale di lutto della BBC nel logo ha anticipato la morte della regina.

Matrice Digitale esprime sentite condoglianze al popolo inglese.

Su Twitter la comunicazione della famiglia reale

Ci sono pochissime speranze che possano salvare la Regina Elisabetta da una morte annunciata dal tempo. La regina di Inghilterra ha messo in ansia il mondo intero che in questi 70 anni di regno, l’ha sempre apprezzata come figura equilibrata e integerrima nel rappresentare la Corona.

I media parlano di ansia e di apprensione, ma la memoria riporta alla morte di Giovanni Paolo secondo e quando il suo vice salì sul palco di piazza san Pietro a Roma annunciandone le condizioni di rischio vita tra le lacrime. Il protocollo è già stato tradito dalla BBC che ha impiegato i propri conduttori in abito nero ed ha già sostituito il proprio logo in modalità lutto.

Il protocollo London Bridge

In questi momenti di pausa dall’annuncio dato per oramai per certo, è emerso sugli organi di stampa il “London Bridge“: il programma da seguire in caso di morte della Regina.

Il decesso di Elisabetta non sarà divulgato subito.

L’informazione viaggerà sottotraccia. I governatori generali, gli ambasciatori e appunto il premier saranno i primi a saperlo. I sudditi ed il resto del mondo ne verranno a conoscenza in un secondo momento, quando tutto sarà già stato preparato. Quando arriverà il momento di divulgare la notizia, l’annuncio spetterà ad un flash dell’agenzia di stampa inglese PA: subito dopo l’informazione sarà trasmessa al resto dei media mondiali in contemporanea. Il sito web del palazzo si ridurrà ad una pagina, che mostrerà lo stesso testo su uno sfondo scuro. E le bandiere saranno calate a mezz’asta.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version