La resistenza ucraina sbarca sul social media di Google. Video in esclusiva dal fronte di resistenza sono pubblicate dalla pagina web creata in queste ore e che cresce a dismisura.
Una copertina che parla chiaro: civili ripresi dai loro smartphone che inviano le cronache di una guerra che fino a ieri sembrava impari e che invece sta richiedendo più tempo del previsto secondo i calcoli russi.
Dopo l’attività di coordinamento delle azioni di guerra cibernetica su Telegram, adesso si è scelto di dare spazio al volto degli ucraini vittime di una guerra e questo tipo di attività è gestita in prima persona dal viceministro alla transizione digitale.
Dati i contenuti, YouTube dovrebbe bannarlo, ma siamo sicuri che il governo USA e le Agenzie di Intelligence che controllano Big G non siano d’accordo nel mostrare il volto della guerra agli alleati occidentali della Nato?