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La Russia apre la sua piattaforma decentralizzata: altro colpo alle sanzioni?

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Sberbank, il più grande istituto bancario russo, è pronta a rendere operativa la sua piattaforma di finanza decentralizzata (DeFi) entro maggio. Secondo quanto riportato il 3 febbraio dall’agenzia di stampa russa Interfax, la banca russa a maggioranza statale prevede di avviare il progetto in più fasi, sulla base delle dichiarazioni del direttore di prodotto del laboratorio Blockchain di Sberbank, Konstantin Klimenko. Intervenendo venerdì al 7° Congresso economico di Perm, Klimenko ha dichiarato che la missione di Sberbank è quella di rendere la Russia la nazione leader nelle operazioni di DeFi. Ha poi commentato l’attesissimo progetto, affermando che è in fase di beta testing chiuso e che i test aperti inizieranno a marzo. “Dal 1° marzo passeremo alla fase successiva, non più beta testing ma open testing”, ha dichiarato. “Alla fine di aprile, la piattaforma sarà completamente aperta, e allora sarà possibile effettuare alcune operazioni commerciali su di essa”. Klimenko ha anche detto che la piattaforma DeFi di Sberbank inizierà fornendo la compatibilità solo con il portafoglio MetaMask. Inoltre, si prevede di integrare il progetto con la blockchain di Ethereum, consentendo così il trasferimento senza soluzione di continuità di contratti intelligenti e altri progetti all’interno dell’ecosistema Ethereum.

Sberbank e le sue iniziative blockchain

Sberbank è la più grande banca russa e la terza in Europa, con un patrimonio gestito nel 2021 pari a 559 miliardi di dollari. Tuttavia, il lancio di una piattaforma DeFi rappresenta solo l’ultima incursione di Sberbank nello spazio blockchain. Nel marzo 2022, l’istituto di credito moscovita ha ottenuto dalla Banca di Russia la licenza per operare come scambio di asset digitali, con il diritto di emettere il proprio token digitale. Il giocatore di BitStarz vince 2.459.124 dollari! Potresti essere tu il prossimo grande vincitore?
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Tre mesi prima di questo sviluppo, Sber Asset Management, la filiale di investimento di Sberbank, ha annunciato il lancio del primo exchange-traded fund (ETF) sulla blockchain in Russia. Questo fondo offre agli investitori un’esposizione al portafoglio di aziende leader nel settore della blockchain come Coinbase e Galaxy Digital, proteggendoli al contempo dai gravi effetti della volatilità del mercato delle criptovalute.

Criptovalute in Russia

La posizione della Russia sulle criptovalute è piuttosto ambigua, in quanto vi è molta disparità tra le varie istituzioni di regolamentazione finanziaria. Ad esempio, la Banca di Russia, la banca centrale del Paese, ha ripetutamente espresso il suo scetticismo nei confronti delle criptovalute. Nel gennaio 2022, la banca centrale del Paese ha pubblicato un rapporto in cui raccomandava il divieto assoluto delle criptovalute e di tutte le attività ad esse collegate, ad esempio il mining, descrivendo le criptovalute come uno schema piramidale guidato solo dalla speculazione. In realtà, la Banca di Russia concede solo licenze di scambio digitale per emettere e commerciare altri asset digitali oltre alle criptovalute. D’altra parte, il Ministero delle Finanze russo riconosce un grande potenziale nello spazio delle criptovalute. Ha deciso di adottare un approccio più amichevole, modificando la legge sulle valute digitali per includere regolamenti sull’estrazione, l’investimento e il commercio di criptovalute nella nazione dell’Europa orientale. Con il passare del tempo, la Russia dovrà prendere una posizione chiara sulle operazioni di criptovaluta, bilanciando le sue preoccupazioni finanziarie con i potenziali benefici di questa tecnologia nascente. Nel frattempo, il mercato delle criptovalute rimane in crescita, con un valore di mercato totale di 1,03 trilioni di dollari secondo i dati di TradingView.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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