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Sicurezza Informatica

L’hacktivismo russo colpisce organizzazioni in Ucraina, UE e Stati Uniti

Tempo di lettura: < 1 minuto. L’hacktivismo filo-russo sta crescendo in sofisticazione e impatto, con gruppi come KillNet e NoName che mirano a organizzazioni chiave in Ucraina, Europa e Stati Uniti.

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Gli esperti affermano che, nonostante a volte sembrino solo parole e niente azioni, i gruppi hacktivistici russi stanno effettivamente avendo un impatto significativo sulle organizzazioni in Ucraina e nei paesi NATO. L’hacktivismo filo-russo è esploso dall’inizio della guerra in Ucraina. Sotto la guida del noto KillNet, gli hacker nazionalisti hanno orchestrato attacchi contro qualsiasi governo o azienda che si opponeva all’invasione di Putin.

Il panorama dei gruppi hacktivistici russi

L’attacco distribuito di denial-of-service (DDoS) ha avuto un ruolo distintivo nel conflitto Russia-Ucraina dell’ultimo decennio. Tuttavia, con l’evolversi della guerra, sembra che la responsabilità sia passata dai gruppi sponsorizzati dallo stato ai gruppi hacktivistici. Richard Hummel, senior threat intelligence lead presso Netscout, sottolinea che DDoS è ciò che ha dato il via a tutto, colpendo media, governo e organizzazioni finanziarie in Ucraina prima dell’invasione russa.

Le tattiche in evoluzione degli hacktivistici russi

I gruppi focalizzati su DDoS non sono solo più attivi oggi che mai, ma sono anche più sofisticati. Pascal Geenens, direttore dell’intelligence sulle minacce presso Radware, afferma che quando la guerra è iniziata nel febbraio 2022, questi nuovi attori della minaccia erano inesperti e non ben organizzati. Tuttavia, dopo oltre un anno e mezzo di esperienza, sono diventati molto più abili in ciò che fanno.

Le ambizioni degli hacktivistici stanno crescendo

All’inizio della guerra, molti siti web governativi, ospedalieri e di viaggio sono stati presi di mira, ma non c’è stato un vero impatto sulle attività stesse. Ora, gruppi come NoName e KillNet stanno combinando attacchi di pura immagine con attacchi significativi, ma potrebbero andare ancora oltre. Geenens sottolinea come il leader di KillNet, KillMilk, abbia espresso interesse nell’incorporare wipers negli attacchi del gruppo.

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