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Sicurezza Informatica

L’Interpol arresta due nigeriani per crimini informatici in Sudafrica

Tempo di lettura: 2 minuti. Truffe amorose, falsi investimenti, i due uomini sono considerati all’apice della rete internazionale nota come airlord

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L’Organizzazione internazionale di polizia criminale, nota come Interpol, ha arrestato in Sudafrica due nigeriani sospettati di essere i boss della criminalità informatica. L’identità dei due non è stata rivelata, ma il quotidiano sudafricano TimeLive ha riferito che avevano 39 e 42 anni. Secondo il rapporto, i due sono stati arrestati mercoledì durante le prime ore del mattino con la collaborazione della Direzione per le indagini sui crimini prioritari (DPCI), nota come Hawks, nel sobborgo di Pretoria East, Equestria. I sospetti sarebbero legati a organizzazioni criminali nigeriane che gestiscono sofisticate reti di criminalità informatica. Secondo il portavoce degli Hawks, Katlego Mogale, “l’operazione di perquisizione e sequestro da parte della squadra congiunta ha permesso di recuperare apparecchiature elettroniche, tra cui computer portatili e telefoni, migliaia di rand in contanti e un’arma da fuoco senza licenza, a Wapadrand e Sunnyside. “I due cittadini stranieri farebbero parte di una setta nota come ‘Air Lords’, che sarebbe rivale del movimento ‘Black Axe’. I sospetti saranno accusati, detenuti ed estradati dall’Interpol.

I sospetti saranno collegati alle truffe online su cui sta indagando la task team provinciale 419″. Questo arresto è solo uno dei tanti che stanno avvenendo simultaneamente in altri Paesi per rintracciare i sospetti coinvolti in truffe online come quelle relative a storie d’amore, investimenti, Bitcoin, occupazione e relative truffe con commissioni anticipate”. I sospetti saranno processati con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode telematica, alla frode di accesso ai dispositivi, all’associazione a delinquere finalizzata alla frode e al riciclaggio di denaro sporco, in relazione alle violazioni della legge sulla prevenzione del crimine organizzato. È stato rivelato che un sospetto sarà accusato di possesso di armi da fuoco e munizioni senza licenza. Le fonti hanno detto che sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione multidisciplinare che ha richiesto anni di indagini e cooperazione tra le forze dell’ordine locali e internazionali.

Gli arresti sono gli ultimi di un giro di vite sui gruppi della criminalità organizzata nigeriana, iniziato con le incursioni a Città del Capo nel novembre dello scorso anno, quando i leader del Black Axe o Neo Black Movement of Africa di Città del Capo sono stati arrestati in una vasta operazione. Loro e altri presunti membri della Black Axe e della criminalità organizzata nigeriana arrestati da allora rischiano l’estradizione negli Stati Uniti con l’accusa di frode in relazione a enormi truffe per la compromissione di e-mail aziendali e truffe sentimentali per un valore di centinaia di milioni di rand.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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