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Sicurezza Informatica

LockBit: i dati dell’Agenzia dell’Entrate sono on line

Tempo di lettura: < 1 minuto. I dati sono quelli di Gesis e la prima parte è online sul sito dei criminali informatici

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I dati dell’Agenzia delle Entrate sono stati diffusi on line. Scaduto il termine stabilito dalla ransomware gang LockBit per ricevere pagamento di 5 milioni di euro, i criminali hanno diffuso quanto trapelato dai computer della società Gesis srl.

Come riportato nelle prime notizie calde sulla vicenda, l’Agenzia dell’Entrate non ha subito un attacco diretto, ma i suoi dati sono OnLine e fin qui la ricostruzione data dal gestore Sogei comunicativamente non fa una pecca. Quello che non torna invece è come sia stato possibile che i suoi dati siano online disponibili nel Dark Web sul sito di LockBit e la tesi della compromissione di un terzo è stata confermata da Odisseus su Twitter.

La polemica continua nonostante le rassicurazioni di SOGEI ed è già stata più volte sollevata sul “perimetro informatico” delle infrastrutture di rete della PA che non è rappresentato esclusivamente dai server sotto la gestione di un Ente, ma si estende a tutte le periferiche che hanno accesso ad esse. Nella maggior parte dei casi si tratta dei fornitori che, se sprovvisti degli stessi standard di sicurezza dell’Ente appaltante, creano altrettanti problemi ed annullano gli effetti di una corretta gestione informatica che nel caso specifico di SOGEI è stata conseguita.

Proprio nei giorni precedenti, tale preoccupazione è stata manifestata dall’imprenditore Matteo Flora e sollevata da Matrice Digitale già in occasione dell’attacco hacker a Qualcomm che compromise progetti industriali della Apple che interessavano prodotti che ancora dovevano essere immessi sul mercato.

https://twitter.com/lastknight/status/1552017539793838081

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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