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L’ombra dei fallimenti ha ridotto la presenza Cripto a Davos

Tempo di lettura: < 1 minuto. Colpa di un mercato falcidiato nell’ultimo anno da crolli e sparizioni miliardarie di capitale

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Otto mesi, numerosi fallimenti e un grave crollo dopo, il settore è ancora presente a Davos, in Svizzera, ma con una presenza più contenuta. Sulla Promenade – la strada fuori dal Centro Congressi principale – ci sono ancora diverse società di criptovalute che pubblicizzano o gestiscono le “case”, i salotti, le sale riunioni o i palchi per gli eventi destinati a far conoscere i loro progetti ai partecipanti di Davos.

Ma le aziende presenti sono molto meno numerose. Tra quelle rimaste ci sono Circle, il Global Blockchain Business Council, Casper Labs e la Filecoin Foundation. Se nel 2022 i pannelli sulle criptovalute erano ovunque, nel 2023 l’industria delle criptovalute si fonde perfettamente con i grandi colossi finanziari e tecnologici che le circondano. Sono sparite le bancarelle di pizza gratuita a tema bitcoin e la pubblicità ad alto volume per i passanti occasionali.

“Che differenza fanno otto mesi”, ha dichiarato Brooks Entwistle, vicepresidente senior di Ripple. “Non si poteva camminare per più di cinque o tre metri senza vedere una casa di criptovalute [nel 2022]”.

Il mercato potrebbe avere un ruolo in questo senso. Entwistle ha detto che molti dei progetti di criptovaluta che pubblicizzano o gestiscono case nel 2022 probabilmente le hanno prenotate con largo anticipo, considerando che l’incontro annuale del forum era originariamente fissato per gennaio 2022 ma è stato ritardato a causa di un’impennata dei casi di COVID-19 in tutto il mondo. In altre parole, è probabile che queste aziende abbiano prenotato le loro case e le loro pubblicità quando il settore delle criptovalute era ancora nel suo ultimo mercato toro.

Al contrario, le prenotazioni per il 2023 sono probabilmente avvenute dopo che i prezzi hanno iniziato a scendere, portando a budget più ristretti che potrebbero spiegare la presenza molto più ridotta di quest’anno.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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