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Sicurezza Informatica

Londra arrestato hacker di 17 anni sospettato di aver violato Uber e GTA 6

Tempo di lettura: < 1 minuto. Non è chiaro se queste accuse siano fondate, ma se fossero vere, potrebbero spiegare l’ultimo arresto da parte delle forze dell’ordine.

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La polizia della City of London ha rivelato venerdì di aver arrestato un adolescente di 17 anni dell’Oxfordshire per sospetto hackeraggio. “Nella serata di giovedì 22 settembre 2022, la polizia della City of London ha arrestato un diciassettenne dell’Oxfordshire per sospetto hacking”, ha dichiarato l’agenzia, aggiungendo che “rimane in custodia della polizia”. Il dipartimento ha dichiarato che l’arresto è stato effettuato nell’ambito di un’indagine in collaborazione con l’unità di criminalità informatica della National Crime Agency del Regno Unito.

Non sono stati resi noti ulteriori dettagli sulla natura dell’indagine, anche se si sospetta che l’azione delle forze dell’ordine possa avere a che fare con la recente serie di hackeraggi di alto profilo che hanno colpito Uber e Rockstar Games. Entrambe le intrusioni sarebbero state commesse dallo stesso attore minaccioso, che si fa chiamare Tea Pot (alias teapotuberhacker). Uber, da parte sua, ha attribuito la violazione a uno o più aggressori che ritiene associati alla banda di estorsori LAPSUS$, due dei quali sono accusati di frode. Secondo la società di cybersicurezza Flashpoint, l’identità reale dell’hacker dietro i due incidenti sarebbe stata rivelata su un forum illecito online.

L’amministratore del forum ha affermato che il teapotuberhacker era lo stesso individuo che aveva presumibilmente violato Microsoft e “possedeva” Doxbin”, ha rivelato venerdì la società. Ciò significa anche che l’attore teapotuberhacker è probabilmente lo stesso che è conosciuto anche con gli pseudonimi White, Breachbase e WhiteDoxbin e che si ritiene sia “l’apparente capobanda di LAPSUS$”.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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