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L’UE propone la creazione di un consiglio per i sopravvissuti agli abusi sessuali sui minori

Tempo di lettura: < 1 minuto. Il Consiglio dell’UE introduce un testo di compromesso per combattere il materiale di abuso sessuale sui minori (CSAM) online, proponendo la creazione di un consiglio di sopravvissuti e dando maggior peso alle autorità competenti.

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Un nuovo testo di compromesso presentato dalla presidenza del Consiglio dell’UE mira a prevenire la diffusione del materiale di abuso sessuale sui minori (CSAM) online, introducendo un consiglio di sopravvissuti e dando maggiore responsabilità alle autorità competenti.

Il Consiglio dei sopravvissuti agli abusi sessuali sui minori

Il testo di compromesso propone la creazione di un consiglio composto da vittime e sopravvissuti agli abusi sessuali sui minori. I membri del consiglio verrebbero selezionati attraverso una procedura ad invito aperto, basata sulla loro esperienza personale, competenza e indipendenza. Il mandato dei membri avrà una durata di 4 anni e potrà essere rinnovato due volte.

Maggiore responsabilità per le autorità competenti

Il Consiglio dell’UE ha spostato molte delle responsabilità, come l’emissione di ordini di blocco, dalle autorità di coordinamento alle autorità competenti, come le agenzie di applicazione della legge o le autorità giudiziarie. Le autorità di coordinamento rappresentano il punto di contatto nazionale unico per qualsiasi azione intrapresa dall’autorità competente di un paese dell’UE, ad esempio coordinando l’emissione di ordini di rilevamento alle aziende che forniscono servizi di comunicazioni elettroniche.

Collaborazione transfrontaliera e lotta contro il CSAM

Le autorità di coordinamento svolgono un ruolo particolarmente importante nei casi transfrontalieri, ossia quando il fornitore di servizi interessato da uno strumento legale previsto da questo regolamento, come un ordine di rimozione, ha la sua sede europea in un altro paese dell’UE. In questi casi, si prevede che le autorità di coordinamento dei paesi interessati collaborino tra loro. Dovranno essere attuate procedure nazionali per la collaborazione transfrontaliera e per valutare se il materiale segnalato costituisca abuso sessuale su minori.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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