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L’Unione Europea assiste la Grecia sulla vicenda spyware

Tempo di lettura: < 1 minuto. Il Parlamento europeo, che ha 705 membri e modella le politiche dell’UE, ha già una commissione che indaga sull’uso del software spia Pegasus nel blocco dei 27 Paesi. Lo scorso anno gli scandali Pegasus hanno scosso altri Paesi dell’UE, tra cui Francia e Polonia.

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Il Parlamento europeo collaborerà con le autorità greche per indagare sullo spionaggio di Stato “intollerabile e ingiustificabile” ai danni di un legislatore greco dell’UE, ha dichiarato il portavoce del capo della Camera in merito all’ultimo scandalo di spionaggio del blocco.

Il presidente greco ha chiesto un’indagine sulle intercettazioni effettuate dai servizi segreti di Stato nei confronti di Nikos Androulakis, leader del partito socialista greco PASOK e membro del Parlamento europeo.

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“La sorveglianza illegale delle comunicazioni dei deputati è intollerabile e ingiustificabile”, ha dichiarato Juri Laas, portavoce del Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “Tali violazioni dei principi e dei valori che costituiscono la base del nostro sistema democratico non possono essere tollerate, indipendentemente dallo Stato membro in cui si verificano”.

Secondo il suo portavoce, Metsola vuole che la commissione esamini anche il caso greco, con l’obiettivo di vietare queste pratiche illegali nell’UE. Il Parlamento europeo ha già ricevuto una prima richiesta di informazioni dalle autorità greche e condividerà le sue conclusioni “nei prossimi giorni”, ha aggiunto.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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