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Sicurezza Informatica

L’uso criminale delle criptovalute è in crescita

Tempo di lettura: < 1 minuto. I dati suggeriscono che mentre le autorità stanno migliorando nel fiutare i mercati del dark web, i mercati del dark web stanno migliorando nel non essere fiutati.

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Una critica persistente alle criptovalute è: “È usata solo dagli spacciatori e dai partecipanti al mercato nero”. La popolarità di questa vecchia affermazione potrebbe derivare da un malinteso generale (in quanto oggi vediamo molti usi leciti delle criptovalute), ma la sua popolarità è probabilmente radicata nella prima volta che la maggior parte di noi ha sentito parlare di criptovalute per l’uso sui mercati neri online e un mercato web oscuro.

Naturalmente, chi scrive di come la criptovaluta sia o non sia ancora utilizzata per scopi illeciti non fa molto senza dati concreti. Fortunatamente (almeno per questo scopo specifico), le blockchain che alimentano le criptovalute sono in gran parte trasparenti e aziende come Chainalysis, CipherTrace e Crystal Blockchain forniscono servizi di blockchain forensics.

Chainalysis, ad esempio, pubblica un rapporto annuale sui crimini legati alla crittografia che illustra l’uso delle criptovalute in diversi tipi di crimini come ransomware, truffe, violazioni di ampie sanzioni nazionali e finanziamento del terrorismo. Abbiamo analizzato il rapporto 2021, pubblicato a febbraio, per capire quanto ci sia di vero nell’idea che le criptovalute siano usate solo dai criminali. Sebbene si tratti di tipologie di crimine di importanza critica a cui prestare attenzione, ci concentreremo in particolare sui mercati del dark web.

Prima di tutto, però, ci sono diversi punti interessanti che vale la pena sottolineare nel rapporto di Chainalysis riguardo all’insieme delle attività illecite che le criptovalute hanno permesso. La battuta è stata ampiamente ripresa dai sostenitori delle criptovalute come pubblicità per l’adozione delle criptovalute. Dopo tutto, le criptovalute dovrebbero essere terribili per i crimini, dato che ogni transazione effettuata viene registrata in un libro mastro pubblico.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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