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Sicurezza Informatica

Malwarebytes “censura” Google: svelato il complotto

Tempo di lettura: 2 minuti. Google e i suoi domini Youtube sono stati segnalati come dannosi da Malwarebytes a partire da mercoledì mattina, bloccando agli utenti l’accesso a un’intera gamma di siti web.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Che si trattasse di un errore e non di una protesta del produttore di antivirus contro Big Tech, né di un segno che Google fosse stato compromesso, lo si era intuito. In realtà si tratta di un errore dei filtri di Malwarebytes.

“Malwarebytes è a conoscenza di un problema temporaneo con il componente di filtraggio web del nostro prodotto che potrebbe bloccare alcuni domini, tra cui google.com”, ha dichiarato un portavoce di Malwarebytes a The Register.

“Stiamo lavorando attivamente a una soluzione”.

Poiché gli internauti non potevano rivolgersi al gigante della ricerca sul web per capire perché improvvisamente non potevano usare Google, molti si sono rivolti a Twitter per avere risposte sul fatto che Google fosse stato violato o che il problema fosse un falso positivo di Malwarebytes:

I siti bloccati includono tutti i servizi della G Suite, come Google Docs e Gmail, ampiamente utilizzati dalle aziende – il che, dobbiamo ammetterlo, costituisce una scusa piuttosto legittima per uscire dal lavoro – e anche i browser basati su Chromium, tra cui Microsoft Edge, non sono in grado di funzionare correttamente.

Secondo un utente, anche il widget ReCaptcha di Google è bloccato su qualsiasi sito web se è installato anche Malwarebytes. Un tecnico ha offerto questo suggerimento come possibile soluzione:

“Il problema è stato risolto e l’aggiornamento dovrebbe avvenire automaticamente”

“Se si verificano ancora problemi, assicurarsi che il client Malwarebytes sia aggiornato alla versione più recente”.

Questo è un momento sfortunato, poiché Malwarebytes ha appena ottenuto un finanziamento di 100 milioni di dollari dalla società di private equity Vector Capital, che prenderà una quota di minoranza, poche settimane dopo che la software house ha licenziato il 15% del suo personale, ovvero 125 persone.

Un portavoce di Malwarebytes ha fornito questa spiegazione per l’errore di oggi:

Questa mattina, durante un aggiornamento di routine del database, è stato introdotto un errore nel database del filtro web che ha causato il blocco involontario di diversi domini. Dopo aver appreso del problema, Malwarebytes ha lavorato rapidamente per risolverlo e ha rilasciato un aggiornamento del database.

Malwarebytes sta continuando a eseguire un’analisi esaustiva del nostro processo per garantire che questo tipo di problema non colpisca nuovamente i nostri clienti.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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