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Sicurezza Informatica

Massachusetts: rifiutano di dire chi ha autorizzato lo spyware illegale COVID-19

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Il governatore del Massachusetts Charlie Baker e il commissario del Dipartimento di Sanità Pubblica Margret R. Cooke si rifiutano di dire chi ha autorizzato l’installazione illegale del software spia COVID-19 “Mass Notify” sugli smartphone di milioni di persone che hanno vissuto o viaggiato nel Commonwealth del Massachusetts. La rivelazione che le autorità del Massachusetts hanno collaborato con Google per installare lo spyware di tracciamento dei contatti sui dispositivi Android senza il permesso o la conoscenza degli utenti è emersa a seguito di un’azione legale collettiva presentata contro il DPH il 14 novembre presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti. I querelanti Robert Wright e Johnny Kula hanno citato in giudizio il Mass. Department of Public Health (DPH) e Cooke in una causa che denuncia numerose violazioni dei diritti costituzionali dei cittadini del New England e una violazione del Computer Fraud and Abuse Act. Nessuno dell’amministrazione Baker ha negato le accuse. Se vere, le affermazioni sollevano seri interrogativi sull’invasione della privacy degli individui da parte del governo e sul fatto che siano state prese misure adeguate per mantenere al sicuro i dati raccolti dal programma. Ma la grande domanda senza risposta è: chi ha autorizzato l’intrusione negli smartphone per installare segretamente il software senza il permesso degli utenti?

L’applicazione di spyware – “Mass Notify” – era originariamente un programma volontario che lo Stato incoraggiava i residenti a scaricare sui loro telefoni come parte di uno sforzo per combattere la diffusione del COVID-19. Tuttavia, quando un numero insufficiente di persone ha scaricato l’applicazione, è stato deciso di installare forzatamente il programma sugli smartphone senza il permesso degli utenti. L’applicazione raccoglieva quindi dati sulla posizione degli individui, compresa la loro vicinanza ad altre persone che avevano l’applicazione sui loro dispositivi, e li trasmetteva a Google e/o allo Stato. Al momento non si conosce la reale portata dei dati raccolti sulle persone e il modo in cui sono stati archiviati. I residenti del Massachusetts non sono stati gli unici a essere presi di mira dal software spia. Secondo la causa, anche un residente del New Hampshire che lavora in Massachusetts ha trovato il programma installato sul suo smartphone a sua insaputa o senza autorizzazione. Almeno due residenti del Maine hanno riferito di aver trovato l’applicazione sui loro telefoni. Un residente del Maine, il cui unico viaggio in Massachusetts negli ultimi tre anni è avvenuto a settembre, ha dichiarato che l’applicazione “Mass Notify” è stata installata sul suo telefono senza il suo permesso.

I funzionari statali non hanno voluto dire se il programma è in corso e l’ufficio di Baker non ha risposto a numerose telefonate ed e-mail. La settimana scorsa, la direttrice delle relazioni con i media del DPH, Ann Scales, ha dichiarato in un’e-mail che il DPH non commenta le controversie in corso. Il commissario del DPH Margret Cooke non ha risposto a una telefonata per chiedere un commento lunedì. Al contrario, Scales ha chiamato mettendo in guardia questo giornalista dal contattare la Cooke. “Non c’è nulla che otterrete da lei che non otterrete da me. Apprezzerei se vi rivolgeste all’Ufficio relazioni con i media come tutti gli altri”, ha detto. Il Boston Globe non si è occupato della causa, ma il Boston Herald ha dedicato alla storia una prima pagina sabato. Scales ha rilasciato la stessa dichiarazione all’Herald, ma il rapporto dell’Herald non dice se ha chiesto un commento all’ufficio di Baker. Mass. L’ufficio del procuratore generale del Massachusetts Maura Healey non ha risposto a un’e-mail e a una telefonata in cui si chiedeva se il suo ufficio stesse indagando sulle accuse contenute nella causa. Alla domanda se il procuratore generale del Maine Aaron Frey stesse indagando sui casi dei cittadini del Mainland che hanno trovato lo spyware sui loro telefoni, il suo ufficio ha rifiutato di commentare. “Se il nostro ufficio sta indagando, non siamo autorizzati a rivelarlo”, ha dichiarato la portavoce.

Il Massachusetts ha installato uno spyware su un milione di dispositivi Android con la scusa del COVID

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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