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Sicurezza Informatica

Meta utilizza i post pubblici su Facebook e Instagram per addestrare la sua IA

Tempo di lettura: 2 minuti. Meta utilizza post pubblici su Facebook e Instagram per addestrare i suoi modelli di IA, sollevando preoccupazioni sulla privacy e sui diritti d’autore.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Meta, precedentemente conosciuta come Facebook, sta utilizzando i post pubblici degli utenti su Facebook e Instagram per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale. Questa rivelazione proviene direttamente dal Presidente degli Affari Globali di Meta, Nick Clegg.

Addestramento dei modelli di lingua

Nick Clegg ha dichiarato in un’intervista con Reuters che l’azienda ha utilizzato i post pubblici per addestrare il modello di lingua di grandi dimensioni (LLM) che alimenta il nuovo assistente virtuale AI di Meta. Gli LLM sono enormi reti neurali profonde addestrate sull’input di miliardi di pagine di materiale scritto, come libri, articoli e siti web. Non sorprende quindi che le aziende tecnologiche vedano i social media come una fonte inesauribile di dati.

Privacy e contenuti LinkedIn

Clegg ha sottolineato che Meta ha escluso i post privati condivisi solo con familiari e amici, così come le chat private sui suoi servizi di messaggistica. Ha anche affermato che hanno deciso di non utilizzare i contenuti di LinkedIn per motivi di privacy.

Altre aziende seguono l’esempio

In notizie correlate, X (precedentemente Twitter) ha aggiornato i suoi Termini di Servizio per permettere l’uso dei tweet per l’addestramento dell’IA. Elon Musk, nel luglio 2023, ha annunciato il lancio di xAI con l’obiettivo di “comprendere la vera natura dell’universo”. Questo nuovo strumento sembra destinato a competere con aziende come OpenAI, Google e Microsoft.

Responsabilità e diritti d’autore

Un effetto collaterale indesiderato di questi sviluppi è che i giganti dei social media stanno relegando la responsabilità di raschiare media protetti da copyright e utilizzarli inconsapevolmente. Interpellato su eventuali passi intrapresi da Meta per evitare la riproduzione di immagini protette da copyright, un portavoce di Meta ha fatto riferimento ai nuovi termini di servizio che proibiscono agli utenti di generare contenuti che violano la privacy e i diritti di proprietà intellettuale.

Raccomandazioni

È sempre più evidente che qualsiasi cosa si pubblichi sui social media potrebbe essere utilizzata da chiunque. È essenziale fare attenzione all’uso di materiali protetti da copyright nei propri post. Le aziende di social media potrebbero utilizzarli senza esitazione, attribuendo a te la responsabilità del fatto che li hanno copiati senza chiedere il permesso.

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