Categorie
Notizie

Microsoft ha mitigato il più grande attacco DDOS della storia

Tempo di lettura: < 1 minuto.

Nel corso del 2021 Microsoft ha subito un numero record di attacchi DDOS (DDOS) destinati ai propri clienti. Nonostante questo tipo di attacchi sia frequente in ogni momento della vita virtuale, tre di quelli effettuati alla piattaforma Azure hanno superato 2.4 Terabit al secondo (Tbps).

Uno degli attacchi DDOS ha avuto luogo a novembre, prendendo di mira un cliente in Asia ed è durato 15 minuti. Quello che ha sorpreso è stato il picco di 3,47 Tbps e un impeto di 340 milioni di pacchetti al secondo (PPS), che lo hanno reso il più grande attacco mai riportato nella storia.

E’ stato un attacco distribuito proveniente da circa 10.000 fonti e da più paesi in tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Cina, Corea del Sud, Russia, Tailandia, India, Vietnam, Iran, Indonesia e Taiwan” ha riferito Alethea Toh di Azure.

Verso dicembre, Microsoft ha bloccato altri due attacchi che hanno superato 2,5 Tbps, entrambi rivolti ai clienti in Asia. Il primo è stato un attacco UDP da 3,25 Tbps, mentre l’altra intrusione era un’inondazione UDP di 2,55 Tbps che indugiava da poco più di cinque minuti.

La società ha anche affermato di aver mitigato una media di 1.955 attacchi al giorno, con un massimo di 4.296 attacchi registrati in un solo giorno il 10 agosto 2021 e non meno di 359.713 attacchi unici contro le sue infrastrutture sono stati bloccati. Un aumento del 43% dalla prima metà del 2021.

L’industria dei giochi è emersa come il settore più difficile, seguito da istituti finanziari, media, fornitori di servizi di servizi Internet (ISP),vendita al dettaglio e supply chain. La maggior parte delle organizzazioni mirate erano situate negli Stati Uniti, India, Asia orientale (Hong Kong), Brasile, U.K., Corea del Sud, Giappone, Australia e U.A.E.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version