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Nazismo in Australia, la denuncia: Telegram strumento di comunicazione scelto

Tempo di lettura: < 1 minuto. Dall’attività sul programma di messagistica ne è nata una cellula di estrema destra

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Nel settembre 2021, un uomo con uno pseudonimo ha inviato un messaggio online a un neonazista che sta affrontando accuse di terrorismo ad Adelaide. Cercava una guida. Utilizzando lo pseudonimo “Underland“, l’uomo, che vive nel New South Wales, ha descritto di sentirsi isolato e “sotto attacco“.

Più indago, più mi accorgo che abbiamo bisogno di più sostegno per il nazionalsocialismo nel Nuovo Galles del Sud“, ha scritto all’accusato di terrorismo.

Il sospettato di terrorismo (che non può essere identificato in quanto si trova in tribunale) ha risposto indicando all’uomo di contattare l’European Australian Movement, un’organizzazione neonazista fondata da un noto leader estremista di Melbourne che non può essere nominato per motivi legali. Underland era entusiasta: “Sì, fantastico, lo farò“.

L’interazione è una delle centinaia di messaggi simili che appaiono sulla piattaforma di comunicazione criptata Telegram. Esse rivelano la rapida discesa di Underland nell’estremismo e che un piccolo gruppo di uomini australiani che la pensano allo stesso modo, che si nascondono dietro maschere e pseudonimi, sono stati attratti dall’estremismo di destra.

Ad aprile, avevano formato una propria cellula neonazista, l'”Illawarra Active“, e si incontravano faccia a faccia.

I messaggi criptati forniscono una rara visione di ciò che i ricercatori statunitensi sul terrorismo descrivono come “l’evoluzione della costruzione di coalizioni neofasciste” e “i modi in cui gli attori estremisti utilizzano strategicamente le comunicazioni a scopo di propaganda su Telegram“.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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