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Sicurezza Informatica

Dark web, Nemesis Market chiuso dalla polizia tedesca

Tempo di lettura: 2 minuti. La polizia tedesca sequestra Nemesis Market del darknet, interrompendo il commercio di droghe e dati rubati e rafforzando la lotta al cybercrimine.

Tempo di lettura: 2 minuti.

La polizia tedesca ha condotto un’operazione di successo contro Nemesis Market, un noto mercato del darknet, sequestrandone l’infrastruttura in Germania e Lituania. L’azione ha portato alla chiusura del sito e alla confisca di circa 100.000 dollari in contanti.

Colpo al Cybercrimine

Nemesis Market era emerso nel 2021 come hub per il commercio di droghe illegali, dati e carte di credito rubate, e servizi legati a cybercrimini quali ransomware, phishing e attacchi DDoS. La piattaforma imponeva limiti solo sulla vendita di materiale di abuso su minori, servizi di omicidi su commissione, armi e sostanze a base di Fentanyl.

Con oltre 150.000 account utente e 1.100 account venditore a livello globale, il 20% dei quali basati in Germania, Nemesis Market aveva raggiunto una vasta portata. Le indagini, avviate nell’ottobre 2022, hanno coinvolto collaborazioni internazionali tra agenzie tedesche, lituane e americane, inclusi FBI, DEA e IRS-CI.

Il sito web di Nemesis Market ora mostra un banner di sequestro, segnalando ai visitatori che la piattaforma è sotto il controllo delle forze dell’ordine. Questa operazione rappresenta un segnale forte contro il mercato nero online e potrebbe portare a ulteriori indagini su venditori e utenti della piattaforma.

Ripercussioni e futuro della lotta alla darknet

I dati sequestrati durante l’operazione saranno analizzati per identificare e arrestare i responsabili. Anche se non è chiaro se gli amministratori del server o altri operatori chiave siano stati arrestati, questo sequestro segue altri interventi significativi contro marketplace del darknet, come Crimemarket e Kingdom Market, dimostrando l’impegno della polizia tedesca nella lotta contro il cybercrimine.

Queste azioni contro il darknet non solo interrompono il commercio illegale ma servono anche da deterrente per futuri cybercriminali. La collaborazione internazionale tra le forze dell’ordine è cruciale per affrontare la natura transnazionale del cybercrimine e per garantire che il darknet non sia un rifugio sicuro per attività illegali.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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