Vi ricordate dell’hacker di Nintendo Gary Bowser? Nell’ultimo aggiornamento, si era scoperto che era stato condannato a oltre tre anni di carcere e multato per quasi 15 milioni di dollari per il suo coinvolgimento in Team Xecutor, un’organizzazione che permetteva ai possessori di Nintendo Switch di hackerare i loro sistemi e giocare a titoli piratati.
Rilascio anticipato e risarcimento a Nintendo
In un aggiornamento, il residente canadese, che aveva 51 anni al momento della condanna, è stato rilasciato in anticipo dal carcere federale degli Stati Uniti, in parte grazie a una cauzione per buona condotta, e tornerà in Canada.
Bowser dovrà comunque pagare a Nintendo 10 milioni di dollari di risarcimento, e il gigante dei videogiochi potrà prelevare “dal 25 al 30 percento” del suo reddito mensile lordo, se riuscirà a trovare una fonte stabile di guadagno nella sua terra natale. Finora ha pagato soltanto 175 dollari.
Un messaggio agli altri hacker di Nintendo Switch
Sebbene questa somma sia improbabile che venga pagata per intero, l’avvocato di Nintendo aveva precedentemente chiarito come l’azienda volesse “inviare un messaggio” agli altri hacker di Switch:
“Questo è un momento molto significativo per noi. È l’acquisto di videogiochi che sostiene Nintendo e l’ecosistema Nintendo, ed è grazie ai giochi che le persone sorridono. È per questo motivo che facciamo tutto il possibile per impedire che i giochi sui sistemi Nintendo vengano rubati.”
Il ruolo di Bowser in Team Xecutor
Bowser era presumibilmente un venditore per il gruppo di hacker Team Xecutor e gestiva anche un sito web che recensiva regolarmente i suoi prodotti, guadagnando circa 500-1000 dollari al mese dalle operazioni.
Si ritiene che Team Executor abbia guadagnato milioni di dollari e che Bowser abbia accumulato circa 320.000 dollari nel corso di sette anni durante il suo tempo con il gruppo.