Categorie
Sicurezza Informatica

Nintendo Switch e 3DS: 5 anni di reclusione al membro della banda del “pezzotto”

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il lungo percorso legale dell’hacker di Nintendo Switch, Gary Bowser, potrebbe potenzialmente concludersi con cinque anni di carcere. La lunga saga dell’hacker dal nome appropriato risale al 2020, quando Nintendo ha iniziato a reprimere i gruppi che vendevano illegalmente kit di cracking attraverso internet. Nell’aprile del 2021 Nintendo ha intentato una causa contro il gruppo di pirati di Bowser, noto come Team Xecuter, per crimini contro il colosso del gioco.

Negli ultimi anni Nintendo è diventata sempre più aggressiva nel perseguire i pirati di giochi, con molte indagini che hanno portato a cause legali contro gli sfruttatori. Nel 2021 l’iconica azienda di giochi ha scoperto che Gary Bowser, insieme ad altri membri del Team Xecuter, aveva violato e rivenduto dispositivi come Nintendo 3DS e Nintendo Switch. L’azzeccato Bowser, insieme al compagno del Team Xecuter Max Louarn, era stato arrestato per frode prima che la sua storia di truffe a Nintendo lo portasse a guai ben più seri. Alla fine il criminale informatico è stato costretto a pagare fino a 4,5 milioni di dollari al creatore di Super Mario dopo che l’hacker di Nintendo Switch Gary si è dichiarato colpevole di aver pubblicizzato e trafficato i dispositivi violati.

Per aver creato e distribuito console Nintendo Switch piratate, Eurogamer riporta che Gary Bowser potrebbe rischiare fino a cinque anni di carcere. Nonostante abbia già accettato la multa di 4,5 milioni di dollari, i funzionari governativi ritengono che una sentenza di 60 mesi di carcere per Bowsersarebbe commisurata alla gravità del reato“, anche se il team legale dell’hacker sta spingendo per una sentenza più lieve. Gli avvocati hanno spiegato che Bowser era in realtà il membro meno colpevole del Team Xecuter, e sta semplicemente prendendo il tutto il peso della colpa perché è l’unico membro ad essere stato arrestato ed ha suggerito 16 mesi di prigione come una sentenza molto più appropriata, considerando i crimini.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version