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Sicurezza Informatica

Pakistan, VPN e X sono sotto censura

Tempo di lettura: 2 minuti. Il Pakistan sta affrontando una grave censura su internet, con blocchi a X e servizi VPN, evidenziando preoccupazioni per le libertà

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il Pakistan sta affrontando una crisi di censura su internet, con blocchi persistenti alla piattaforma di social media X (precedentemente nota come Twitter) e ora i servizi VPN diventano il nuovo bersaglio. Le autorità hanno iniziato a bloccare l’accesso a X il 17 febbraio, in seguito alle ammissioni di un alto funzionario governativo riguardanti la manipolazione dei risultati elettorali, scatenando proteste in tutto il paese.

La popolazione si è rivolta ai VPN per aggirare le restrizioni geografiche e continuare a utilizzare la piattaforma, con un aumento stimato della domanda di software di sicurezza di oltre il 130%. Tuttavia, molti app VPN ora sembrano non funzionare più, indicando un ulteriore livello di censura in Pakistan.

Anno record per la censura

L’intensificazione degli sforzi di censura in Pakistan è allarmante, e il 2024 potrebbe stabilire un record per il paese in termini di restrizioni su internet. Già nei primi due mesi dell’anno, i cittadini pakistani hanno sperimentato “buio digitale” in cinque occasioni diverse, con i principali social media oscurati durante eventi online organizzati dal partito PTI dell’ex primo ministro incarcerato Imran Khan.

Blocco di X e VPN

La restrizione di accesso a X è stata implementata tramite un metodo di blocco HTTP meno comune, suggerendo una possibile collaborazione tra le autorità e i fornitori di Content Delivery Network (CDN). Questo complica ulteriormente la situazione per gli utenti che cercano di bypassare la censura.

Impatti economici e di libertà Digitale

Oltre alla libertà digitale, l’economia pakistana ha subito un duro colpo, con perdite registrate di 1,3 miliardi di rupie l’anno scorso a causa delle chiusure di internet. Il Pakistan era classificato al terzo posto tra le nazioni con maggiori restrizioni online nel 2023, e la situazione potrebbe peggiorare quest’anno.

Servizi VPN come Surfshark e Proton VPN stanno incoraggiando gli utenti pakistani a contattarli per assistenza e suggeriscono di familiarizzare con i metodi per navigare durante le interruzioni di internet.

La crisi attuale sottolinea l’importanza della lotta per la libertà digitale e la trasparenza in Pakistan, poiché i valori democratici sembrano indebolirsi di giorno in giorno.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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