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Sicurezza Informatica

Parlamento Europeo scopre rete di sviluppatori spyware a Malta

Tempo di lettura: 3 minuti. Da Peter Thiel a Sebastian Kurz e da Pegasus a Predator, un rapporto del Parlamento europeo svela gli interessi di una rete crescente di big tech dello spyware globale a Malta

Tempo di lettura: 3 minuti.

Una bozza di relazione di una commissione del Parlamento europeo che indaga sugli scandali Pegasus e altri spyware ha sollevato il coperchio sulla propensione di alcuni capi di spyware globali per Malta, il suo programma “passaporti in cambio di denaro” e il suo accogliente regime di registrazione delle società. “Malta sembra essere una destinazione popolare per alcuni protagonisti del commercio [di spyware globali]”, si legge in un rapporto redatto dalla commissione d’inchiesta del Parlamento europeo per indagare sull’uso di Pegasus e di spyware di sorveglianza equivalenti (PEGA). La commissione ha aggiunto: “Diverse figure chiave del commercio di spyware hanno registrato un’attività a Malta o hanno ottenuto un passaporto maltese, ma sembra che non vi risiedano effettivamente, né le loro società sembrano essere attive”. Il rapporto della commissione nomina il fondatore del consorzio di spyware Intellexa, Tal Dilian. Dillian, che ha avuto una carriera nelle Forze di Difesa israeliane, ha acquisito la cittadinanza maltese nel 2017 ed è co-proprietario di quella che sembra essere una società di comodo registrata presso un apparente studio fiduciario a Malta, secondo ulteriori ricerche condotte da The Shift News.

Lo spyware Predator viene venduto attraverso Intellexa – un consorzio di venditori di spyware creato da Dillian a Cipro – che ha presenze in Ciro, Grecia, Irlanda e Francia. Lo spyware, come Pegasus, sarebbe stato utilizzato dai governi dell’UE e di tutto il mondo per violare i telefoni e accedere ai dati di giornalisti, politici, ONG e funzionari pubblici. Il rapporto fa anche il nome del cittadino russo-israeliano ed ex ingegnere militare israeliano Anatoly Hurgin, noto per lo scandalo del software spia Pegasus, che nel 2015 ha acquisito la cittadinanza maltese per sé e per tre membri della famiglia. Il rapporto del PE rileva nello specifico come “al momento della richiesta del passaporto maltese, era già indagato per vari reati”.

Il rapporto entra nel dettaglio di come, in qualità di fondatore della Ability Ltd, che ha collaborato con il gruppo NSO per lo spyware Pegasus, abbia gestito la parte di rete delle operazioni di NSO. I deputati hanno ricordato che, nel 2017, Ability Ltd era stata messa sotto inchiesta dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti per aver presumibilmente mentito sulle sue finanze e che era stata quasi delistata dal NASDAQ. L’ex proprietario e dipendente di Intellexa, Felix Bitzios, di nazionalità greca, che nel frattempo è stato coinvolto nello scandalo delle frodi al Pireo/Libra, è direttore di una società con sede a Malta, Baywest Business Europe Ltd., che a sua volta è una società al 99% di proprietà del governo maltese. Questa società, a sua volta, è posseduta al 99,9166 per cento da un’omonima società registrata nelle Isole Vergini britanniche, secondo un’ulteriore ricerca condotta da The Shifts News. Il rapporto cita anche il rappresentante legale della Baywest Business Europe Ltd, registrata a Malta, Stanislaw Szymon Pelczar Ltd, come ex amministratore della Krikel, menzionata nei Paradise Papers.

Peter Thiel, Sebastian Kurz, Facebook, Cambridge Analytica e Malta

È ormai noto che il miliardario americano Peter Thiel ha recentemente richiesto la cittadinanza maltese, ma la relazione della commissione parlamentare si dilunga a descrivere le connessioni tra il noto sponsor di Donald Trump, il commercio di spyware e Malta. Il rapporto sottolinea come Thiel – fondatore di PayPal insieme a Elon Musk – abbia recentemente assunto l’ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz come stratega. Inoltre, si nota che Thiel ha presentato la richiesta di passaporto maltese poco dopo l’annuncio di una partnership tra Kurz e l’ex amministratore delegato di NSO Shalev Hulio. Thiel è stato il primo investitore esterno di Facebook e il rapporto sottolinea come sia stato anche il fondatore di Palantir, collegata allo scandalo di Cambridge Analytica, in cui i dati dei cittadini maltesi sono stati i più raccolti, pro rata, di tutta l’UE.
In tutto, i dati personali di oltre 6.000 utenti maltesi di Facebook sono stati condivisi con la società di analisi, come Facebook ha confermato all’allora commissario europeo per la Giustizia Vera Jourova nell’aprile 2018. Tali dati sono stati raccolti attraverso applicazioni mobili in gran parte dell’UE, del Regno Unito e degli Stati Uniti e sono stati utilizzati come “strumento di guerra psicologica”, secondo l’informatore dello scandalo politico, nelle campagne elettorali di Donald Trump nel 2016 negli Stati Uniti e di Joseph Muscat nel 2013, tra gli altri. Nel 2019 la commissione parlamentare britannica per il digitale, la cultura, i media e lo sport ha confermato i legami e i rapporti tra il gruppo SCL di Cambridge Analytica, il concessionario maltese di passaporti in contanti Henley & Partners, il presidente Christian Kalin e Joseph Muscat già prima delle elezioni maltesi del 2013. Nel rapporto del Comitato si legge: “Ci risulta che SCL abbia certamente avuto incontri a Malta e che Christian Kalin di Henley & Partners sia stato presentato da SCL a Joseph Muscat nel 2011, e che Christian Kalin si sia incontrato con entrambi i partiti politici prima del 2013”.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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