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Pedofilia: l’India collabora con la banca dati dell’Interpol

Tempo di lettura: < 1 minuto. Il CBI, che è l’agenzia nodale dell’India per le questioni Interpol, ha aderito al database facendo dell’India il 68° Paese a connettersi, secondo un comunicato dell’Interpol.

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L’India ha aderito alla banca dati internazionale sullo sfruttamento sessuale dei minori (ICSE) dell’Interpol, che consentirà di tracciare collegamenti tra vittime, abusatori e scene del crimine utilizzando dati audiovisivi.

Il database ICSE utilizza la comparazione di video e immagini per analizzare il materiale relativo agli abusi sessuali su minori e creare collegamenti tra vittime, abusatori e luoghi“. Strumento di intelligence e investigativo, il database consente agli investigatori specializzati di condividere informazioni sui casi di abuso sessuale su minori.

Attraverso il software di comparazione di immagini e video, gli investigatori possono inchiodare i criminali identificando le vittime e i luoghi del crimine. “Il database evita la duplicazione degli sforzi e fa risparmiare tempo prezioso, consentendo agli investigatori di sapere se una serie di immagini è già stata scoperta o identificata in un altro Paese, o se presenta caratteristiche simili ad altre immagini“, secondo l’Interpol.

Gli investigatori di tutti i 68 Paesi possono scambiare informazioni e appunti con i colleghi di tutto il mondo. “Analizzando il contenuto digitale, visivo e audio di fotografie e video, gli esperti di identificazione delle vittime possono recuperare indizi, identificare eventuali sovrapposizioni di casi e unire i loro sforzi per localizzare le vittime di abusi sessuali su minori“, si legge sul sito dell’Interpol.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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