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Sicurezza Informatica

Pedofilo truffato nel dark web, arrestato grazie a chat Telegram

Tempo di lettura: < 1 minuto. Randy Rosigit ha pagato Bitcoin per accedere a un sito web con materiale pedopornografico, ma non è riuscito a ottenere i dati di accesso, e in seguito si è unito a un gruppo di chat di Telegram dove veniva condiviso materiale pornografico.

Tempo di lettura: < 1 minuto.


Un uomo “incuriosito” dalla pornografia infantile l’ha cercata sul dark web e successivamente si è unito a una chat di gruppo su Telegram dove veniva condiviso materiale osceno, tra cui anche materiale pedopornografico. In seguito è stato trovato in possesso di due immagini e sei video di pornografia infantile che ritraevano bambini di appena sei anni, oltre a 119 video osceni.

Si è dichiarato colpevole di un’accusa di possesso di materiale osceno, mentre altre due accuse sono state prese in considerazione. Il tribunale ha appreso che Randy, cittadino indonesiano e residente permanente a Singapore, si è “incuriosito” alla pornografia infantile nel 2020. Il 7 maggio 2020 ha effettuato una ricerca sul dark web e ha scaricato un browser che anonimizza il traffico web degli utenti.

Ha usato il browser per trovare un motore di ricerca che gli permettesse di accedere a siti web contenenti materiale pedopornografico. Ha pagato in Bitcoin per l’accesso completo a uno di questi siti, ma non ha ricevuto i dati di accesso. Intorno al giugno 2021, Randy si è unito a una chat di gruppo sull’applicazione Telegram. Gli utenti del gruppo di chat condividevano materiale pornografico, compreso materiale pedopornografico. Nonostante sapesse che i membri del gruppo condividevano spesso questo tipo di materiale, Randy è rimasto nella chat e ha persino scaricato del materiale.

La polizia ha fatto irruzione nella casa di Randy a Upper Serangoon View il 22 ottobre 2021 dopo aver ricevuto informazioni su di lui. Hanno sequestrato i suoi dispositivi e hanno trovato un totale di 119 video osceni che non coinvolgevano bambini. Due immagini fisse e sei video di pornografia infantile sono stati trovati nel disco portatile e nel telefono di Randy. Raffiguravano ragazze che sembravano avere un’età inferiore tra i sei ed i 14 anni.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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