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Pegasus è stato bannato dagli USA, ma non dal Pentagono

Tempo di lettura: 2 minuti. Gli USA mettono il controverso software nella lista nera, ma poi se ne approvvigionano in via indiretta?

Tempo di lettura: 2 minuti.

Un’azienda di difesa americana è in trattative con il gruppo NSO, inserito nella lista nera, per acquistare potenzialmente la tecnologia di spyware e hacking Pegasus dell’azienda israeliana, utilizzata per sorvegliare politici, attivisti e giornalisti in tutto il mondo.

L3Harris, un appaltatore della difesa globale con sede in Florida che produce tecnologie in ambito aereo, terrestre, marittimo, spaziale e informatico, è in trattative iniziali con NSO Group per l’acquisto di Pegasus, secondo l’agenzia di stampa Intelligence Online, che ha dato per prima la notizia.

Molti dettagli devono ancora essere chiariti e qualsiasi accordo potrebbe essere ostacolato dai governi statunitense e israeliano.

The Hill ha contattato L3Harris e NSO Group per un commento.

A novembre, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha aggiunto NSO Group sulla lista nera. L’azienda è stata accusata di aver venduto Pegasus alle autorità governative e di polizia che lo hanno utilizzato per spiare attivisti per i diritti umani, giornalisti e politici.

Pegasus è altamente avanzato e può essere installato in remoto su un obiettivo di sorveglianza, dando agli utenti dello spyware un accesso ampio e capillare a messaggi di testo, e-mail, foto, contatti e altro ancora.

L’uso dello spyware sugli iPhone ha spinto Apple a citare in giudizio NSO Group a fine novembre, cercando di vietare all’azienda l’uso di Pegasus sul suo hardware. Anche Meta, la società madre di Facebook, sta portando avanti una causa contro la controversa azienda per l’uso di Pegasus su WhatsApp, in un caso che ora è arrivato alla Corte Suprema.

Sia le cause legali che la lista nera statunitense di NSO Group, che continua a difendere la sua tecnologia Pegasus, probabilmente costituiranno un ostacolo importante nelle trattative tra l’azienda israeliana e L3Harris.

Un funzionario della Casa Bianca ha dichiarato al Washington Post che “qualsiasi azienda statunitense, in particolare un appaltatore della difesa statunitense autorizzato, dovrebbe essere consapevole che una transazione con un’entità straniera presente nella Lista delle Entità non rimuoverà automaticamente un’entità designata dalla Lista delle Entità“.

L’amministrazione Biden sta anche cercando di vietare l’uso di tecnologie di sorveglianza straniere che rappresentano un rischio per la sicurezza o che sono state utilizzate in modo improprio all’estero, ha dichiarato il funzionario.

Scopriamo Pegasus della NSO Group

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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