Durante la Settimana della Privacy dei Dati nell’UE, diversi provider di software di sicurezza, inclusi servizi VPN, app di messaggistica e email sicure, hanno esortato i ministri dell’UE a difendere la privacy dei cittadini e a ritirare una proposta di regolamento preoccupante. La proposta, criticata come “Chat Control“, potrebbe consentire alle autorità di scansionare chat private e criptate per individuare contenuti pericolosi come misura per combattere l’abuso sessuale online sui minori. Tuttavia, gli esperti sostengono che questo approccio potrebbe mettere a rischio gli utenti, inclusi i bambini.
Rischio per la Crittografia
Gli esperti, inclusi associazioni commerciali e aziende tecnologiche di piccole e medie dimensioni, evidenziano il rischio di introdurre una “porta di servizio” per consentire alle autorità di scansionare i messaggi in ambienti criptati end-to-end. La cosiddetta “scansione lato client” potrebbe aiutare a combattere i crimini online, ma potrebbe anche essere sfruttata dai criminali stessi, mettendo a rischio cittadini e aziende creando vulnerabilità per tutti gli utenti.
Critiche alla Proposta
La proposta ha sollevato preoccupazioni in merito alla sua efficacia e alle possibili conseguenze sulla privacy e la sicurezza online. Viene richiesto un equilibrio tra la protezione dei minori e il rispetto della privacy e sicurezza online degli utenti. Gli esperti chiedono ai ministri dell’UE di mantenere una forte crittografia e di proteggere il diritto alla privacy dei cittadini dell’UE.
Divario tra Gli Stati Membri
Nonostante l’accordo storico raggiunto dal Parlamento UE ad ottobre, che chiedeva la rimozione della clausola Chat Control per salvaguardare la sicurezza online e la crittografia, rimangono divisioni profonde tra gli stati membri. Le votazioni sulla regolamentazione proposta sono attese nelle prossime settimane, e si spera di raggiungere un accordo entro marzo.
Possibili Soluzioni
Gli esperti suggeriscono di trovare un approccio equilibrato e soluzioni tecnicamente fattibili che potrebbero migliorare la protezione dei minori piuttosto che indebolirla. Richiedono inoltre di preservare la riservatezza della corrispondenza e di non obbligare le aziende tecnologiche a effettuare sorveglianza di massa.