Criminali informatici hanno preso il controllo di 82.519 token GMX e li hanno scambiati con 2.627 Ether, per poi trasferirli sulla rete Ethereum utilizzando il protocollo Hop e il protocollo Across.
Gli hacker hanno iniziato l’anno con un altro exploit, sottraendo diversi milioni a una balena che deteneva grandi quantità di token nativi del protocollo di finanza decentralizzata (DeFi) GMX. Il 3 gennaio, diversi membri della comunità hanno individuato movimenti sospetti di token GMX. In seguito, le società di sicurezza CertiK e PeckShield hanno segnalato le transazioni come un exploit che ha prosciugato 3,4 milioni di dollari di token GMX da una balena GMX.
Secondo la piattaforma di analisi dei dati Lookonchain, gli hacker hanno preso il controllo di 82.519 token GMX e hanno scambiato gli asset con 2.627 Ether
In seguito, gli aggressori hanno collegato gli asset alla rete Ethereum utilizzando il protocollo Hop e il protocollo Across.
Mentre alcuni membri della comunità hanno osservato l’effetto dell’hack attraverso i grafici, sui social media sono apparsi commenti sul lato negativo dell’autocustodia. Un utente di Twitter ha affermato che l’evento evidenzia “il lato oscuro dei portafogli autocustoditi”.
Lo sviluppatore Luke Dashjr ha dichiarato di aver perso BTC a causa degli hacker. Per questo motivo, i membri della comunità crittografica hanno espresso la loro opinione sul fatto che l’exploit mette in evidenza i rischi che si corrono quando si sceglie di auto-custodire i beni digitali. Diversi membri della comunità hanno fatto eco a questi sentimenti, affermando che se uno sviluppatore di primo piano non ha messo al sicuro il suo BTC, le persone normali non hanno speranza.
Gli hacker della DeFi sono stati attivi durante le festività natalizie. Il 25 dicembre sono stati sottratti 12 milioni di dollari di beni digitali attraverso un attacco di flash loan, liquidando gli utenti di Defrost Finance. Un giorno dopo si è verificato un altro attacco DeFi, con gli hacker che hanno sottratto circa 8 milioni di dollari dai portafogli di Bitkeep attraverso gli Android Package Kit (APK) compromessi.
