Categorie
Notizie

Russia, il Roskomnadzor blocca il dominio t.me di Telegram per poco tempo

Tempo di lettura: 2 minuti. Non è la prima volta, seppur quello attuale sia stato improvviso e repentino.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Roskomnadzor, l’agenzia federale russa per la censura, su richiesta dell’ufficio del procuratore generale, ha iniziato a bloccare il dominio t.me, utilizzato per creare link abbreviati nell’app di messaggistica Telegram. Un servizio sul sito web del Roskomnadzor per la verifica delle restrizioni di accesso alle pagine Internet conferma questa informazione per poi vedere che il dominio t.me è scomparso dall’elenco dei siti bloccati del Roskomnadzor. Non si conoscono i motivi che hanno spinto l’agenzia a bloccare il dominio t.me. Secondo Roskomnadzor, l’accesso a t.me è limitato dall’ufficio del Procuratore generale sulla base dell’articolo 15.3 della legge sull’informazione (Procedura per la restrizione dell’accesso alle informazioni distribuite illegalmente). Il progetto Network Freedoms osserva che l’articolo 15.3 prevede la possibilità di bloccare la diffusione di materiale estremista, fake news, appelli alla protesta e screditamento delle forze armate russe. Il progetto ritiene che “date le pratiche attuali, si tratta quasi certamente di falsi militari”. La pubblicazione Astra scrive che il monitoraggio del progetto Roskomsvoboda [Libertà di comunicazione russa] dell’elenco dei siti vietati mostra che tre pagine con il dominio t.me sono state bloccate dalla Procura generale il 29 ottobre. Si trattava di post provenienti da canali Telegram ucraini che invitavano i soldati russi ad arrendersi. La richiesta della Procura generale è obbligatoria per tutti i fornitori di servizi Internet. “Questo significa che nel prossimo futuro inizieranno a cercare di bloccare il traffico di Telegram”, si legge nel post di Network Freedoms. Publication Baza scrive che la prima conseguenza sarà che i link esterni ai canali di Telegram smetteranno di funzionare.

Telegram stesso attualmente funziona ancora in Russia, secondo il servizio russo della BBC. Roskomnadzor ha scritto sul proprio canale Telegram che “il blocco di questo social network sul territorio russo è attualmente precluso”. Roskomnadzor ha bloccato Telegram nel 2018 dopo che il messenger si era rifiutato di fornire all’FSB le chiavi di crittografia per la corrispondenza degli utenti. Roskomnadzor ha poi bloccato diversi milioni di indirizzi IP che, secondo l’agenzia, Telegram utilizzava per aggirare le restrizioni. Questo ha portato a malfunzionamenti operativi su altri siti e servizi. Nonostante i tentativi di blocco, Telegram continua a funzionare in modo per lo più stabile in Russia. Nel 2020, Roskomnadzor ha abbandonato i tentativi di limitare l’app di messaggistica.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version